mercoledì 15 Ottobre 2025
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Rene vitale: Carabinieri e Alfa Giulia in missione tra Varese e Ancona

Il delicato e imprescindibile viaggio di un rene, da Varese ad Ancona, ha visto protagonisti i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano, in un’operazione che incarna l’unione tra tecnologia avanzata, competenza militare e la salvaguardia di una fragile speranza.

L’organo, espiantato presso l’ospedale di Varese, era destinato all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona, dove un’equipe medica attendeva con urgenza per un trapianto vitale.

L’inconsueta, ma cruciale, missione è stata affidata ad un’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, un’auto ad alte prestazioni che rappresenta il vertice dell’eccellenza automobilistica italiana.

Equipaggiata con un potente motore a benzina a V6 da 2891 cm³, capace di erogare 510 cavalli viali, la vettura non è un mero mezzo di trasporto, ma una piattaforma tecnologica all’avanguardia.

L’equipaggio, composto da militari appositamente addestrati, ha completato un percorso di formazione intensivo presso il Centro Internazionale Guida Sicura di Varano de’ Melegari, sotto l’egida di Fca, acquisendo competenze specifiche nella gestione di veicoli ad alte prestazioni in scenari operativi critici.
Questa preparazione multidisciplinare integra abilità di guida avanzate con protocolli rigorosi per la conservazione e il trasporto di organi.
Il rene, protetto all’interno di una sacca termica che garantisce la stabilità della temperatura e la prevenzione di contaminazioni, è stato preso in carico alle 6:30 e consegnato all’équipe di Ancona alle 10:30, rispettando la finestra temporale essenziale per la vitalità dell’organo.
L’operazione è resa possibile grazie a un accordo di comodato d’uso gratuito con Fca Fleet Tenders srl, che fornisce al Nucleo Radiomobile di Milano un veicolo dedicato, contraddistinto dalla livrea istituzionale dell’Arma e dotato di strumentazione avanzata per le emergenze.

L’impiego di veicoli speciali come la Giulia Quadrifoglio, che in precedenza aveva visto la Lotus Evora S ricoprire un ruolo simile, sottolinea l’impegno delle Forze Armate nel supportare il sistema nazionale dei trapianti.
Questa sinergia tecnologica e operativa non beneficia unicamente gli ospedali lombardi, ma alimenta l’intero NITp (Nord Italia Transplant Program), estendendo la possibilità di trapianti salvavita a pazienti residenti in regioni come le Marche, contribuendo a creare una rete di assistenza capillare ed efficiente.

L’iniziativa dimostra come l’innovazione e la competenza militare possano convergere per realizzare un servizio umanitario di primaria importanza.

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