La Chiesa di San Marco a Jesi, un fulcro imprescindibile del patrimonio artistico romanico marchigiano, si appresta a un intervento di restauro conservativo di notevole portata, stimato in oltre 1,1 milioni di euro.
Questa iniziativa, lungamente attesa, mira non solo a consolidare la stabilità strutturale dell’edificio, ma anche a garantirne la trasmissione alle future generazioni, preservandone l’integrità storico-artistica.
Il percorso verso la realizzazione del progetto ha visto un avvio significativo grazie all’impegno civico e al senso di appartenenza della comunità locale.
Un crowdfunding, spontaneo e partecipato, ha generato 20.
000 euro, a cui si sono aggiunti ulteriori 10.
000 stanziati dal Comune di Jesi.
Questo capitale di partenza ha permesso la redazione del progetto esecutivo, curato dall’architetto Riccardo Altobello e da un team di professionisti specializzati, attualmente in fase di valutazione da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali.
L’intervento programmato è complesso e articolato, affrontando problematiche strutturali e criticità legate all’ambiente circostante.
Al centro della progettazione vi è la risoluzione di vulnerabilità sismiche e la mitigazione dei danni causati dall’umidità, un nemico silenzioso che ha minato la stabilità delle pitture murali e compromesso la coerenza cromatica degli affreschi.
Prevede, in particolare, un intervento radicale sulla copertura, con l’obiettivo di impermeabilizzare la struttura e prevenire infiltrazioni d’acqua.
Si interverrà anche sulla navata centrale, con un consolidamento delle fondazioni e un rifacimento dell’impianto di illuminazione, privilegiando soluzioni a basso consumo energetico e rispettose del contesto storico.
Un aspetto cruciale è la bonifica del sottosuolo, dove si sono rilevate tracce di umidità risalente, che richiedono un’attenta analisi e un sistema di drenaggio efficace.
Particolare attenzione sarà dedicata al restauro degli apparati decorativi pittorici, affreschi a tempera che raccontano secoli di storia e di fede.
L’intervento si propone di rimuovere depositi superficiali, consolidare le pitture distaccate e correggere le alterazioni cromatiche, recuperando così la bellezza originaria delle opere.
Infine, saranno sostituiti gli infissi interni, contribuendo a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e a preservare il microclima interno.
L’assessora ai lavori pubblici, Valeria Melappioni, ha sottolineato come il progetto rappresenti un punto di svolta, offrendo una visione chiara e condivisa degli interventi necessari.
L’entusiasmo e il supporto della comunità, espresso attraverso il crowdfunding, testimoniano il profondo legame che lega i cittadini alla Chiesa di San Marco, un bene culturale di inestimabile valore per l’intera comunità jesina.
La ricerca dei finanziamenti necessari proseguirà a breve, con l’auspicio di avviare i lavori nel più breve tempo possibile e di restituire alla collettività un gioiello architettonico rinnovato e valorizzato.