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Rifugio Sicuro a Macerata: Spazio per Vittime di Violenza

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Un Rifugio di Fiducia: Nasce a Macerata uno Spazio Sicuro per le Vittime di ViolenzaA Macerata, la Questura apre le sue porte a un nuovo servizio dedicato alla protezione e all’ascolto di chi subisce violenza e maltrattamento, indipendentemente da età o genere.

Non si tratta semplicemente di una stanza, ma di un ambiente progettato per essere un vero e proprio rifugio, un luogo sicuro dove le vittime possano sentirsi accolte, tutelate e ascoltate con empatia e professionalità.
Questa iniziativa, frutto di una sinergia tra la Polizia di Stato e Soroptimist International d’Italia, rappresenta un passo significativo verso un approccio più umano e orientato alla persona nella gestione di casi delicati.

L’inaugurazione, avvenuta in un clima di solennità e speranza, ha visto la partecipazione di figure istituzionali di spicco, tra cui il Prefetto Giovanni Signer, il Procuratore della Repubblica Giovanni Narbone, e le rappresentanti di Soroptimist International, dalla Presidente del Club di Macerata, dottoressa Barbara Lombi, alla vicepresidente nazionale, dottoressa Tunia Gentili.

Presenti anche la vicesindaca Francesca D’Alessandro, i vertici delle forze dell’ordine provinciali, autorità locali e numerose socie dell’associazione.
Il Club Soroptimist d’Italia – Club di Macerata ha giocato un ruolo cruciale nella realizzazione di questo spazio, contribuendo con arredi e design mirati a creare un’atmosfera familiare e rassicurante, un contrasto netto con l’ambiente spesso traumatico vissuto dalle vittime.

Un gesto simbolico e commovente è stato il dono di due quadri raffiguranti farfalle in volo, opera della socia Letizia Felicioli: un’immagine potente di rinascita, di speranza e di ritrovata libertà.
L’iniziativa si colloca nel contesto delle attività promosse in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un monito costante e un impegno a rafforzare la lotta contro ogni forma di abuso e discriminazione.

La creazione di questa “stanza protetta” non è un evento isolato, ma un elemento chiave per potenziare l’azione quotidiana degli agenti della Polizia di Stato, impegnati nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere.

L’obiettivo è fornire un contesto professionale e umano, in grado di offrire risposte concrete e tempestive, agevolando la raccolta di informazioni cruciali per ricostruire gli eventi e supportare il percorso di recupero delle vittime.

Questa stanza rappresenta un investimento nella costruzione di una comunità più sicura e sensibile alle esigenze di chi ha subito violenza, un luogo dove la fiducia e la comprensione possono fiorire, aprendo la strada alla speranza e alla guarigione.

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