La Giornata Mondiale della Vista 2025, celebrata il 9 ottobre, si configura come un’occasione cruciale per riflettere sullo stato della salute visiva e, soprattutto, per ribadire l’imperativo della prevenzione.
Un’iniziativa promossa dall’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti (Uici) di Ascoli Piceno e Fermo, in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (Iapb), che ha visto la partecipazione di luminari del settore oculistico a livello regionale e nazionale.
L’emergenza è chiara: l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle patologie croniche e l’incremento della prevalenza di fattori di rischio come il diabete e le malattie cardiovascolari, esercitano una pressione crescente sulla salute visiva.
Malattie come il glaucoma, la degenerazione maculare legata all’età (AMD) e le retinopatie diabetiche, spesso asintomatiche nelle fasi iniziali, possono progredire in modo insidioso, culminando in una compromissione significativa della vista, fino alla cecità.
La diagnosi precoce, quindi, non è un optional, ma un fattore determinante per preservare la funzionalità visiva e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Durante la conferenza stampa, il Direttore della Unità Operativa Complessa (UOC) di Oculistica della Azienda Sanitaria Territoriale (Ast) di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, Luca Cesari, ha sottolineato l’urgenza di un approccio proattivo, che vada oltre la mera reazione alle richieste di intervento, abbracciando un programma di screening e controlli periodici per la popolazione a rischio.
La necessità di una maggiore consapevolezza e di una più ampia diffusione di informazioni sui fattori di rischio e sui segnali di allarme è imprescindibile.
La problematica delle liste d’attesa, un freno tangibile all’accesso alle cure, è stata affrontata con franchezza.
Nonostante l’impegno del sistema sanitario, i tempi di attesa per visite specialistiche e procedure diagnostiche rappresentano una sfida complessa, che ritarda l’intervento terapeutico e ne compromette l’efficacia.
Fortunatamente, esistono strumenti come i codici di priorità, che consentono di accelerare l’accesso alle cure per i pazienti con urgenza clinica, ma è fondamentale un utilizzo consapevole e mirato di questi meccanismi, basato sulla valutazione accurata della condizione del paziente da parte dei professionisti sanitari.
La presidente Uici territoriale, Gigliola Chiappini, ha focalizzato l’attenzione sull’impatto emotivo e psicologico della perdita della vista.
L’esperienza della cecità o dell’ipovedente comporta non solo una compromissione funzionale, ma anche un profondo sconvolgimento esistenziale, che genera sentimenti di isolamento, frustrazione e depressione.
L’assistenza e il supporto psicologico offerti dall’Uici, insieme all’impegno per la riabilitazione visiva e l’integrazione sociale, sono fondamentali per aiutare le persone affette da disabilità visiva a ritrovare la fiducia in se stesse e a ricostruire la propria vita.
L’obiettivo primario, tuttavia, deve rimanere la prevenzione, per evitare che altre persone debbano affrontare questa difficile esperienza, investendo in strategie di screening e sensibilizzazione, e promuovendo uno stile di vita sano, che preservi la salute degli occhi.
La collaborazione tra professionisti sanitari, associazioni di pazienti e istituzioni è essenziale per raggiungere questo obiettivo comune e garantire un futuro in cui la vista sia protetta e preservata per tutti.







