La complessa e pluriennale campagna di ricostruzione post-sisma a San Severino Marche (Macerata) si avvia verso una fase di consolidamento, con un impegno finanziario complessivo che si attesta oltre i 480 milioni di euro.
Questo ingente investimento, annunciato durante la seduta del Consiglio comunale, aperta da un commosso tributo al professor Adriano Vissani, testimonia la determinazione della comunità e delle istituzioni nel superare le ferite lasciate dal terremoto.
L’allocazione di queste risorse è articolata in diverse aree cruciali: la ricostruzione privata, fulcro primario con oltre 441 milioni di euro destinati a 745 edifici danneggiati; il ripristino di infrastrutture pubbliche e di edifici di culto, pilastri della vita sociale e religiosa; e, non meno importante, il sostegno alle attività produttive attraverso contributi per la delocalizzazione, un intervento strategico per la salvaguardia del tessuto economico locale.
La gestione delle pratiche, pur nell’ottica di un processo complesso, procede con un ritmo sostenuto.
A oggi, 460 pratiche per contributi sisma e 46 per contributi di altro tipo hanno raggiunto la conclusione, mentre il contributo per il disagio abitativo, che ha preso il posto del Cas, continua a fornire un sostegno concreto a 210 nuclei familiari, con erogazioni pari a oltre 159mila euro per il mese di giugno 2025.
Questo supporto diretto mira a garantire la stabilità abitativa delle famiglie colpite, facilitando la transizione verso un futuro più sicuro e sereno.
Sul fronte delle opere pubbliche, un passo fondamentale è stato compiuto con l’aggiudicazione dell’appalto per i servizi di ingegneria e architettura relativi alla nuova casa di riposo Lazzarelli.
La scelta di localizzare la struttura nell’ex zona dei circhi, nel rione Settempeda, risponde a un’esigenza di integrazione urbana e di riqualificazione di aree periferiche.
Il progetto, interamente finanziato dal Commissario alla ricostruzione, prevede un investimento di oltre 337mila euro per la sola progettazione, con un cronoprogramma di 120 giorni, e garantirà la conservazione del patrimonio storico-architettonico circostante.
L’attenzione alla salvaguardia del patrimonio culturale si concretizza anche nell’affidamento dell’intervento di miglioramento sismico di palazzo Servanzi Confidati, con un finanziamento di oltre 310mila euro, destinato a preservare uno dei simboli della città.
Infine, è stato approvato il piano operativo per il ripristino della strada Anello di Pitino, gravemente danneggiata dall’alluvione del maggio 2023, un intervento da 230mila euro finanziato grazie alle ordinanze del Commissario straordinario per la ricostruzione.
Questo intervento mira a ripristinare la viabilità e a collegare nuovamente le aree isolate, contribuendo alla rinascita del territorio.
La ricostruzione di San Severino Marche rappresenta quindi un percorso complesso e articolato, che unisce l’impegno finanziario a una visione strategica per il futuro, focalizzata sulla resilienza, sulla tutela del patrimonio e sulla ripresa economica e sociale della comunità.