La trasformazione digitale rappresenta oggi un imperativo ineludibile per la costruzione di un sistema sanitario equo, accessibile e proattivo.
L’era della “cultura del dato” non è più un’opzione, ma la fondamenta su cui edificare una sanità del futuro, profondamente orientata al paziente e attenta alla sua centralità.
Questa visione, presentata dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, Marco Armando Gozzini, durante il convegno “Prospettiva Salute” a Bergamo, sottolinea l’importanza di un cambiamento radicale nel modo in cui i servizi sanitari vengono concepiti e erogati.
Il paradigma emergente non si limita all’adozione di tecnologie avanzate, ma implica una ridefinizione dei ruoli e delle responsabilità, con la partecipazione attiva del cittadino come elemento cardine.
La digitalizzazione non deve essere percepita come un mero strumento di efficienza operativa, bensì come un’opportunità per creare un rapporto più trasparente e collaborativo tra paziente e sistema sanitario.
Questo implica un’evoluzione culturale che richiede un investimento nella formazione del personale sanitario, ma anche un impegno nella sensibilizzazione e nell’alfabetizzazione digitale dei cittadini.
Gozzzini ha delineato dieci concetti operativi chiave per questa transizione, evidenziando la necessità di considerare i dati non solo come un bene informativo, ma come un’infrastruttura strategica cruciale per il processo decisionale.
L’analisi predittiva, alimentata da dati accurati e tempestivi, permette di identificare precocemente i fattori di rischio, prevenire l’insorgenza di malattie e personalizzare i trattamenti.
La visione di una sanità capillare, con il territorio che assume un ruolo centrale come presidio di prima assistenza, si integra perfettamente con la possibilità di monitorare i pazienti a distanza, garantendo un controllo continuo e tempestivo.
L’integrazione tra ospedale e territorio non è più un obiettivo da raggiungere, ma un processo già in atto che necessita di essere potenziato attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali interoperabili.
La sostenibilità, intesa sia in termini ambientali che sociali, rappresenta un altro pilastro fondamentale, promuovendo un utilizzo responsabile delle risorse e un accesso equo ai servizi sanitari per tutti i cittadini.
Il futuro della sanità, come sottolinea Gozzini, si fonda sulla capacità di anticipare le esigenze del paziente, prevenendo le malattie e promuovendo la salute in modo proattivo.
Il monitoraggio continuo a domicilio, abbinato all’analisi dei dati clinici, consente di conoscere a fondo la storia del paziente e di intervenire tempestivamente in caso di necessità.
Ma la vera rivoluzione consiste nell’analisi predittiva applicata anche a soggetti apparentemente sani, con l’obiettivo di identificare precocemente i segnali di allarme e prevenire l’insorgenza di malattie croniche, modificando stili di vita e adottando misure preventive mirate.
Questo approccio, orientato alla prevenzione e alla promozione della salute, rappresenta la chiave per costruire un sistema sanitario più efficiente, equo e sostenibile per le generazioni future.