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martedì 28 Ottobre 2025

Sanità Marchigiana: Urgente Rifondazione e Tutela dei Lavoratori

L’avvento del nuovo assessore regionale alla Sanità, Paolo Calcinaro, nel panorama marchigiano, sollecita un’analisi urgente e profonda delle criticità che affliggono il sistema sanitario pubblico.
L’accoglienza del segretario della Cisl Fp di Ascoli Piceno, Giorgio Cipollini, si accompagna a una richiesta esplicita di un cambiamento radicale, una vera e propria rifondazione che miri a ripristinare un modello di assistenza equo e accessibile a tutti i cittadini.

La situazione attuale è segnata da una progressiva erosione della qualità dei servizi, figlia di una combinazione letale: cronica insufficienza di finanziamenti e carenza strutturale di personale.

Questa dualità ha innescato un meccanismo perverso, favorendo un’espansione incontrollata della sanità privata, a discapito del servizio pubblico che, di fatto, si trova a competere in condizioni di profonda svantaggio.

L’equilibrio, un tempo presente tra sanità pubblica e quella convenzionata, è ormai compromesso.

Nonostante la pretesa di una distribuzione dei fondi basata su parametri oggettivi – un principio che dovrebbe garantire equità – la realtà dimostra un flusso eccessivo di risorse verso il settore convenzionato, alimentando ulteriormente la fragilità del sistema pubblico.

Questo squilibrio non è solo finanziario, ma si riflette in una progressiva riduzione dell’offerta di servizi essenziali garantiti dal pubblico.

La denuncia della Cisl Fp non si limita alla questione finanziaria.

La condizione dei dipendenti dell’Ast Picena rappresenta un tassello cruciale di questo quadro complessivo.

I lavoratori, pilastri fondamentali del sistema sanitario, si trovano spesso a subire violazioni ripetute dei diritti sanciti dal Contratto Nazionale di Lavoro (CCNL), accumulando ingiustizie economiche che si traducono in debiti contratti verso di loro, spesso di entità considerevole.
Questo accumulo di negligenze contrattuali non solo mina il diritto al riconoscimento economico del lavoro svolto, ma incide profondamente sul morale e sulla motivazione degli operatori sanitari, compromettendo la qualità dell’assistenza erogata.
La perdita di fiducia nei confronti del sistema, innescata da queste condizioni, rischia di innescare una spirale negativa, alimentando l’esodo dei professionisti e aggravando ulteriormente la carenza di personale.
È imperativo, pertanto, che l’azione dell’assessore Calcinaro si concretizzi in un impegno tangibile verso la tutela dei diritti dei lavoratori e il risarcimento delle ingiustizie subite.

L’urgenza di un incontro sul territorio piceno non è solo una richiesta formale, ma una necessità impellente per affrontare la crisi con concretezza e determinazione.

Serve un segnale forte, un atto di coraggio che dimostri la volontà di invertire la rotta e restituire dignità a lavoratori e cittadini.

Si auspica che l’assessore Calcinaro sappia interpretare questo momento cruciale, avviando un percorso di riforma che non si limiti a misure palliative, ma che miri a ricostruire un sistema sanitario pubblico solido, equo e capace di rispondere efficacemente alle esigenze di salute della comunità marchigiana, ponendo fine a una marginalizzazione che ha segnato troppo a lungo il territorio piceno.

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