Nel corso di un’attività di controllo del territorio, i Carabinieri di Senigallia hanno eseguito tre arresti in flagranza di reato, smantellando una potenziale rete di distribuzione di sostanze stupefacenti.
L’intervento, scaturito da un routine checkpoint stradale nella serata di ieri, ha portato all’identificazione e all’arresto di tre cittadini tunisini, sospettati di detenzione ai fini di spaccio.
La perquisizione del veicolo utilizzato dai soggetti ha permesso di rinvenire una quantità significativa di hashish, precisamente 150 grammi, abilmente occultati e confezionati in porzioni già pronte per la vendita al dettaglio.
La presenza di questa quantità, unitamente alle modalità di confezionamento, ha immediatamente suggerito l’intenzione di spaccio, consolidando il quadro di una attività criminale organizzata.
Successivamente, i tre uomini sono stati condotti in tribunale ad Ancona per l’udienza di convalida dell’arresto, un momento cruciale nel procedimento legale in cui si valuta la legittimità dell’azione dei Carabinieri e si definiscono le misure cautelari.
Il giudice, dopo un’attenta valutazione delle evidenze presentate, ha disposto misure diverse per ciascun imputato: uno è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza, una restrizione che limita la sua libertà di movimento, mentre agli altri due è stato imposto il divieto di dimora nel comune di Senigallia, impedendo loro di accedere al territorio in cui è stata perpetrata la presunta attività illecita.
Questo episodio sottolinea l’importanza costante e proattiva dei controlli stradali da parte delle forze dell’ordine non solo per garantire la sicurezza della circolazione, ma anche come strumento efficace nella lotta al traffico di droga e alla criminalità organizzata.
La severità delle misure cautelari disposte evidenzia la gravità del reato contestato e l’impegno della magistratura nel contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti, un problema che affligge il territorio e mina la sicurezza pubblica.
Ulteriori indagini sono in corso per accertare i collegamenti tra gli arrestati e possibili complici, al fine di ricostruire l’intera filiera dello spaccio e disarticolare la rete criminale.








