La notte si era fatta densa, avvolgendo il Parco de Il Gabbiano a Torrette in un silenzio irreale, spezzato soltanto dal fruscio delle foglie e, più tardi, dall’intervento delle forze dell’ordine.
Intorno alle 3:35, un gruppo di giovani – tre ragazzi e una ragazza – si erano riuniti attorno a un tavolo, l’attenzione focalizzata sullo schermo luminoso di un cellulare, offuscato da un velo di polvere biancastra sospetta: ketamina.
L’atmosfera, a detta degli inquirenti, suggeriva una preparazione all’assunzione di stupefacenti.
Un uomo di 35 anni, nel momento in cui poggiava una banconota arrotolata sul tavolo, è stato colto in flagranza e, in seguito all’interrogatorio, ha ammesso l’uso di sostanze stupefacenti in compagnia degli altri presenti.
La piccola quantità di ketamina (0,35 grammi) è stata immediatamente sequestrata, preludio a un’ispezione più approfondita che avrebbe svelato una realtà ben più complessa.
La perquisizione domiciliare ha portato alla luce un vero e proprio laboratorio casalingo dedicato alla gestione di sostanze illecite.
Oltre a tracce di precedenti attività, sono stati rinvenuti 8,65 grammi di cocaina, abilmente custoditi in un involucro di cellophane trasparente, ritagli di pellicola utilizzati presumibilmente per il confezionamento delle dosi, un bilancino di precisione, strumento essenziale per la pesatura e la suddivisione della droga, e frammenti di hashish per un peso complessivo di 4,35 grammi.
La quantità di sostanze rinvenute, pur non corrispondendo a ingenti quantitativi, era sufficiente per produrre un numero significativo di dosi, stimato tra le 15 e le 20.
L’esistenza di attrezzature specifiche, come il bilancino e i ritagli di pellicola, ha indotto gli inquirenti a ipotizzare un’attività di spaccio, non limitata al consumo personale.
Al di là della mera detenzione, il quadro emergente delineava una potenziale organizzazione dedicata alla distribuzione di stupefacenti, un’attività che comporta gravi ripercussioni sulla sicurezza pubblica e sulla salute dei consumatori.
Il Questore ha ora avviato una valutazione per l’adozione di misure preventive atte a contrastare l’attività illecita e a tutelare la comunità.
L’indagine è in corso e mira a ricostruire la rete di contatti e a individuare eventuali complici coinvolti in questo traffico di sostanze stupefacenti.