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giovedì 6 Novembre 2025

Sicurezza e ricostruzione: Prefetto e Carabinieri al lavoro in Ascoli.

Nell’ambito di un panorama regionale segnato da profonde trasformazioni socio-economiche, accentuate dalle conseguenze del sisma 2016 e dalle sfide imposte da un contesto globale in rapida evoluzione, si è tenuto un incontro cruciale tra il prefetto di Ascoli Piceno, Sante Copponi, e il comandante interregionale dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Aldo Iacobelli, affiancato dal comandante provinciale dell’Arma, colonnello Domenico Barone.

L’incontro ha rappresentato un’occasione significativa per analizzare lo stato della sicurezza territoriale, riaffermando l’importanza di una collaborazione sinergica tra le istituzioni e le forze dell’ordine.
Il prefetto ha sottolineato il ruolo insostituibile dell’Arma dei Carabinieri come pilastro della sicurezza locale, evidenziando la sua capacità unica di operare in prossimità delle comunità, estendendo la presenza capillare oltre i centri urbani, fino alle aree più isolate e marginali dell’entroterra.

Questa prossimità non è intesa solo come una presenza fisica, ma come un elemento imprescindibile per costruire un rapporto di fiducia con i cittadini, favorire la raccolta di informazioni preziose e garantire una risposta rapida ed efficace a qualsiasi emergenza.
La comprensione delle dinamiche locali, che solo una presenza costante può offrire, si rivela un fattore determinante per prevenire la criminalità e promuovere un senso diffuso di sicurezza.

Un focus prioritario della discussione è stato dedicato alla complessa questione dei controlli antimafia nei cantieri di ricostruzione post-sisma.
La ripresa delle attività economiche e infrastrutturali, seppur essenziale per il futuro della regione, comporta un rischio intrinseco di infiltrazioni criminali che potrebbero compromettere la legalità e la trasparenza dei processi decisionali.

La ricostruzione non può essere solo un intervento materiale, ma un’occasione per rafforzare i principi di etica e responsabilità, garantendo che ogni euro investito sia impiegato in modo efficiente e corretto.

Il prefetto e il comandante interregionale hanno ribadito l’imperativo di mantenere un livello di vigilanza elevato, implementando controlli rigorosi e verifiche approfondite sulle imprese coinvolte nei lavori.
Questa attività non si limita alla mera verifica della conformità alle normative, ma implica un’analisi del tessuto economico e sociale delle aziende, al fine di individuare eventuali collegamenti con organizzazioni criminali.

La prevenzione dell’infiltrazione mafiosa richiede un approccio proattivo e multidisciplinare, che coinvolga non solo le forze dell’ordine, ma anche gli uffici di controllo interni, gli ordini professionali e le associazioni di categoria.
La piena disponibilità dell’Arma dei Carabinieri a collaborare attivamente con la prefettura è stata espressamente confermata dal generale Iacobelli.
Questa collaborazione si traduce in un impegno condiviso per la tutela della legalità, la garanzia della sicurezza dei cittadini e la corretta realizzazione degli interventi di ricostruzione, perseguendo con determinazione ogni forma di illegalità e promuovendo una cultura della legalità e della trasparenza.

L’azione congiunta si propone di rafforzare il sistema di prevenzione e repressione, agendo su più fronti e coinvolgendo tutti gli attori rilevanti, per restituire alla comunità un futuro basato su solidi principi di legalità e sviluppo sostenibile.

Il dialogo continuo e lo scambio di informazioni rappresentano la chiave per affrontare le sfide complesse che il territorio presenta.

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