mercoledì 24 Settembre 2025
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Studenti marchigiani contro la guerra: appello per Gaza e nuove priorità.

La Rete degli studenti medi delle Marche ha avviato un’azione deliberativa destinata ai Consigli d’Istituto di tutta la regione, proponendo un atto formale per la presa di posizione sulla situazione umanitaria in corso a Gaza, definendola, con profonda preoccupazione, una tragedia che presenta elementi riconducibili alla definizione di genocidio.

L’iniziativa non si limita a una condanna, ma esprime l’intenzione di interrompere ogni forma di collaborazione e legame con entità che, in qualsiasi modo, contribuiscano a sostenere o legittimare le attuali dinamiche belliche in Palestina.

Il documento critico rivolto al governo italiano sottolinea una preoccupante assenza di azione e di prontezza politica.

La mancata ufficializzazione del riconoscimento dello Stato della Palestina, unitamente alla prosecuzione degli accordi con Israele e alla continua allocazione di una quota significativa del Prodotto Interno Lordo – il 5% – a spese militari, sono considerate scelte gravissime e inaccettabili.

La mozione espone un quadro di priorità distorte, in cui le urgenze sociali e le esigenze formative vengono deliberatamente ignorate.
Mentre le infrastrutture scolastiche versano in condizioni precarie, i servizi di trasporto sono inadeguati e pesano finanziariamente sulle famiglie, le risorse vengono impiegate in settori che perpetuano un ciclo di violenza e conflitto.

L’iniziativa denuncia ulteriormente la tendenza a limitare la libertà di espressione, attraverso restrizioni sull’uso dei dispositivi digitali, e a promuovere una narrazione storica parziale e eurocentrica, a scapito di una visione globale e inclusiva.
La proposta degli studenti non si limita alla denuncia, ma formula un’alternativa concreta e responsabile.

La mozione sollecita un’inversione di rotta nelle politiche nazionali, chiedendo che i fondi attualmente destinati al riarmo siano reindirizzati verso settori cruciali per il benessere collettivo: istruzione, sanità, servizi sociali di qualità accessibili a tutti.

Si propone, quindi, un investimento strategico nel capitale umano, promuovendo un futuro basato sulla cooperazione, sulla giustizia e sulla pace, piuttosto che sulla perpetuazione di conflitti armati e disuguaglianze sociali.

L’azione mira a stimolare una riflessione profonda sul ruolo della scuola come spazio di formazione critica e di impegno civile, capace di generare consapevolezza e di promuovere un cambiamento positivo nella società.

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