La stagione di prosa 2025/2026 del Teatro Rossini di Civitanova Marche segna un punto di svolta significativo per la vita culturale del territorio, registrando un’impennata di interesse e partecipazione che testimonia una profonda risonanza con il pubblico.
I dati relativi agli abbonamenti, saliti a 563 unità, rappresentano un incremento esponenziale rispetto alle stagioni precedenti e superano di gran lunga i livelli pre-pandemia, evidenziando un rinnovato desiderio di fruizione culturale dal vivo.
L’aumento del 56% rispetto alla stagione 2024/2025, che aveva già mostrato segnali positivi, e il balzo del 177% rispetto al 2022/2023, sono indicatori tangibili di un’evoluzione nel rapporto tra il teatro e la comunità.
La stagione, composta da sette spettacoli in cartellone e due eventi fuori abbonamento, è il risultato di una curatela attenta e mirata, frutto della sinergia tra Azienda Teatri, Comune e Amat, che hanno saputo intercettare le istanze del pubblico e offrire una programmazione variegata, capace di spaziare tra generi e linguaggi diversi.
Questo successo non si limita a un mero dato numerico.
Maria Luce Centioni, presidente dell’Azienda dei Teatri, sottolinea come il risultato rifletta una fiducia crescente del pubblico civitanovese e del territorio circostante nel lavoro svolto.
L’adesione massiccia agli abbonamenti è percepita come una conferma della validità della proposta artistica, un riconoscimento del valore intrinseco del teatro come luogo di incontro, di riflessione e di crescita intellettuale.
La rapida sold-out di alcune date per i biglietti singoli, a testimonianza dell’entusiasmo generale, amplifica ulteriormente l’importanza di questo momento.
Il Teatro Rossini si conferma dunque un polo culturale di primaria importanza, capace di attrarre un pubblico sempre più ampio e diversificato.
La visione che anima la direzione artistica è quella di un teatro che non si limita a intrattenere, ma che stimola la mente, arricchisce lo spirito e promuove una cultura ampia e inclusiva.
La risposta appassionata del pubblico conferma che questa impostazione è nel giusto, alimentando la speranza di un futuro ancora più florido per il teatro civitanovese e per l’intera comunità che lo sostiene.
Questa crescita indica un cambio di paradigma nella fruizione culturale, dove il teatro non è più un’opzione, ma un bisogno imprescindibile per il benessere sociale e individuale.








