La questione che coinvolge la società Sviluppo Europa Marche (Svem) trascende il mero dibattito politico, richiedendo un approccio pragmatico e orientato al controllo, piuttosto che ad alimentare contrapposizioni.
L’obiettivo primario deve essere il ripristino di un dialogo costruttivo, essenziale per garantire la continuità operativa e preservare la credibilità delle istituzioni regionali.
Come sottolineato dal Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, le istituzioni devono mantenersi impermeabili alle dinamiche polemiche che rischiano di compromettere l’efficacia e l’immagine dell’azione amministrativa.
La gestione di enti come Svem, incaricati di distribuire fondi europei e sostenere lo sviluppo economico regionale, richiede un’imparzialità e una trasparenza che siano al di sopra delle contese politiche.
Le recenti indiscrezioni, riportate dal Corriere Adriatico, che suggeriscono una possibile sostituzione del presidente di Svem, Andrea Santori, a seguito delle pressioni esercitate dalle associazioni datoriali provinciali, evidenziano una situazione complessa.
Questa dinamica si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato dalle accuse mosse dalle opposizioni e dall’esposto presentato dalla candidata Alessia Morani, che solleva dubbi sulla legittimità di alcune spese gestite dall’ente.
Acquaroli, nel suo intervento, ha esplicitamente rigettato l’utilizzo della politica come strumento per intervenire nella gestione di Svem, ribadendo che la questione rientra nell’ambito del diritto amministrativo e deve essere affrontata attraverso meccanismi di controllo e verifica.
Il principio fondamentale, secondo il Presidente, è che il consiglio di amministrazione (cda) rimane in carica fino a prova contraria, a meno che non vengano accertate irregolarità che ne giustifichino la sospensione.
Questo approccio, focalizzato sulla legalità e sulla separazione tra decisioni politiche e gestione tecnica, è cruciale per proteggere l’integrità dell’ente e garantire che i fondi europei siano utilizzati in modo efficace e trasparente a beneficio della comunità marchigiana.
La priorità deve essere quella di accertare eventuali responsabilità attraverso i canali legali appropriati, assicurando al contempo la continuità operativa di Svem per evitare interruzioni nei servizi essenziali e nei programmi di sviluppo regionale.
Il focus deve spostarsi dall’accusa e dalla contrapposizione alla verifica oggettiva e alla ricerca di soluzioni costruttive, nel rispetto dello stato di diritto e a tutela dell’interesse pubblico.