Il reparto di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’ospedale Salesi di Ancona, un’eccellenza regionale e un punto di riferimento per la cura dei neonati prematuri e ad alto rischio a livello nazionale, sta affrontando una situazione di grave disagio.
Da giorni, l’assenza di un sistema di climatizzazione adeguato rende le condizioni ambientali insostenibili, mettendo a dura prova la salute del personale sanitario e, soprattutto, la vulnerabile popolazione di piccoli pazienti.
La vicenda, emersa a seguito della testimonianza di una giovane madre che ha dovuto interrompere la sua permanenza in TIN a causa di un malore indotto dal caldo soffocante, solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza e la continuità dell’assistenza in una struttura di tale delicatezza.
L’episodio, verificatosi mercoledì 13 agosto, non è un caso isolato, ma il sintomo di una più ampia problematica strutturale che affligge il Salesi, una sede storica destinata alla dismissione entro il 2026 in previsione del trasferimento alla nuova cittadella sanitaria di Torrette.
L’assenza di climatizzazione in TIN, in un periodo di ondate di calore sempre più frequenti e intense, non rappresenta un semplice inconveniente, ma un rischio concreto per la salute dei neonati, in particolare per quelli prematuri, che presentano una termoregolazione ancora immatura e una maggiore suscettibilità agli sbalzi termici.
L’ambiente caldo e afoso può esacerbare problemi respiratori, aumentare il rischio di infezioni e compromettere la stabilità metabolica dei piccoli pazienti.
La denuncia del padre, immediatamente comunicata ai responsabili della struttura, evidenzia una situazione di precarietà che rischia di compromettere non solo il benessere dei neonati, ma anche la capacità del personale sanitario di fornire un’assistenza ottimale.
Lavorare in condizioni di stress termico elevato incide negativamente sulla concentrazione, sulla produttività e sulla sicurezza, aumentando il rischio di errori e di esaurimento professionale.
La questione del trasferimento alla cittadella di Torrette, pur rappresentando un obiettivo di miglioramento infrastrutturale, non può giustificare la trascuratezza delle condizioni attuali.
La carenza di climatizzazione in TIN, unitamente ad altre problematiche strutturali presenti nella sede del Salesi, rende improrogabile l’adozione di misure urgenti e temporanee per garantire la sicurezza e il comfort dei neonati e del personale sanitario, in attesa del trasferimento definitivo.
Si rende necessario un intervento immediato e mirato, che preveda l’implementazione di soluzioni alternative di raffrescamento, l’intensificazione del monitoraggio delle condizioni ambientali e la valutazione del rischio clinico per i pazienti più vulnerabili.
La tutela della salute dei neonati non può essere compromessa da ritardi burocratici o da scelte infrastrutturali a lungo termine.