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domenica 9 Novembre 2025

Tragedia a Tolentino: anziano muore, giovane senza patente in fuga

Alle prime luci del 4 maggio, la tragedia ha sconvolto la comunità di Tolentino (Macerata): un incidente mortale in contrada Divina Pastora ha strappato la vita a un anziano, mentre un giovane di 22 anni, privo di patente di guida, si è sottratto alle sue responsabilità, innescando un’indagine complessa e dolorosa.
La dinamica è chiara, sebbene l’atteggiamento del giovane conducente suggerisca un tentativo di occultamento della sua reale partecipazione e colpa.
Guidando una BMW Serie 3 a velocità sostenuta, ha invaso la corsia opposta, provocando la collisione fatale con la Fiat Panda guidata dalla vittima.
Invece di prestare soccorso, un gesto di umanità che impone la legge, il 22enne si è allontanato, avvalendosi dell’aiuto di un complice, un amico che lo ha poi recuperato.
L’arresto domiciliari, disposti dal Tribunale del Riesame di Ancona su richiesta del pubblico ministero, riflettono la gravità del gesto e la preoccupazione delle autorità per la possibile reiterazione di comportamenti analoghi.
Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per precedenti violazioni legate alla guida senza patente, si trova ora a dover rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso, circostanze aggravate da una serie di fattori che rendono il quadro ancora più grave.

La ricostruzione dell’accaduto, tuttavia, ha rivelato una rete di depistaggi che ha inizialmente ostacolato le indagini.

Una parente del giovane aveva tentato di depistare le autorità, sostenendo che il conducente si fosse recato all’estero e denunciando il furto dell’auto.

Una versione prontamente smentita dall’individuazione del giovane in un bar a Gualdo, dove un test tossicologico ha rivelato l’assunzione di cocaina.

L’analisi dei filmati di videosorveglianza del Comune di Urbisaglia, l’esame dei tabulati telefonici e la raccolta di testimonianze hanno permesso ai carabinieri di ricostruire con precisione il percorso del giovane: un viaggio iniziato a Civitanova Marche con un amico, poi riaccompagnato a casa, e infine la tragica corsa verso Urbisaglia.
Questo incidente non è solo una tragedia personale, ma solleva interrogativi profondi sulla responsabilità individuale, sulla pericolosità della guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e sulla necessità di un controllo più rigoroso nell’applicazione delle norme sulla circolazione stradale.
L’intera vicenda getta luce su un problema di sicurezza stradale che richiede un’azione coordinata e preventiva per evitare che simili tragedie si ripetano.
Il giovane, ora in arresto, avrà la possibilità di difendersi nelle prossime fasi del procedimento giudiziario, ma la perdita di una vita umana rappresenta una ferita profonda per l’intera comunità.

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