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Travaglio in acqua a San Benedetto: riparte un servizio apprezzato

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A San Benedetto del Tronto, l’ospedale Madonna del Soccorso ha riaperto le porte a un’esperienza partale sempre più ricercata: il travaglio in acqua.
La recente donazione di una moderna vasca da parto, un gesto di concreta responsabilità sociale da parte della Banca del Piceno, ha permesso di riattivare un servizio sospeso nel 2020 a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria globale.
Questo ritorno al passato, che affonda le radici in una solida tradizione, segna un momento significativo per la comunità e per l’offerta di servizi di maternità all’interno dell’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ascoli Piceno.
La pratica del travaglio in acqua, infatti, non è una novità per il Madonna del Soccorso.

Tra il 2002 e il 2020, l’ospedale ha accolto oltre sei centinaia di travagli in acqua, culminati in circa centoventicinque parti, a testimonianza di una scelta partoriente apprezzata per i benefici tangibili che offre.

L’immersione in acqua, infatti, modula la percezione del dolore, promuovendo un profondo stato di rilassamento fisico e psicologico per la futura mamma.

Questo, a sua volta, può favorire una fase di travaglio più breve e meno intensa, riducendo potenzialmente la necessità di interventi farmacologici e contribuendo a un’esperienza partoriente più positiva e rispettosa del processo fisiologico.
Si tratta di un approccio che riconosce la forza intrinseca della donna e la sua capacità di accogliere la vita, offrendo al contempo un ambiente di comfort e sicurezza.

La generosità della Banca del Piceno non si limita alla semplice fornitura di una vasca.

Essa rappresenta un investimento nel benessere della comunità, un segnale di attenzione verso le esigenze della maternità e della famiglia.
Precedentemente, l’istituto bancario aveva già dimostrato la sua sensibilità sociale con la donazione di arredi ergonomici destinati al reparto di geriatria, contribuendo a migliorare significativamente la qualità della vita degli anziani ospiti.

Questo continuo impegno sottolinea un modello di collaborazione virtuoso tra istituzioni finanziarie e sanità pubblica, un’alleanza strategica volta a rafforzare l’offerta di servizi e a promuovere la salute sul territorio.

Il direttore generale dell’AST di Ascoli, Antonello Maraldo, evidenzia come questa partnership consolidata sia cruciale per l’evoluzione e il miglioramento dei servizi sanitari.

Nuovi progetti comuni sono già in fase di valutazione, con l’obiettivo di integrare sempre più efficacemente la sanità pubblica con le risorse e le competenze presenti nel tessuto sociale locale.
Il presidente della Banca del Piceno, Sandro Donati, ribadisce la volontà dell’istituto di sostenere attivamente l’AST, riconoscendo l’importanza di contribuire concretamente a superare le sfide che il sistema sanitario pubblico si trova ad affrontare, e supportando scelte partorienti che valorizzano il ruolo della donna e il futuro della comunità.

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