Il Consorzio Turistico del comprensorio dei Monti Gemelli (Cotuge) ha recentemente espresso una ferma preoccupazione e formulato un ultimatum all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, focalizzandosi sulla cruciale realizzazione di un nuovo impianto di risalita che colleghi San Giacomo a Monte Piselli, con inclusione di una stazione intermedia strategica.
La decisione, approvata durante l’assemblea del Consorzio, definisce un termine ultimo: entro la fine di marzo 2026, l’avvio formale delle procedure pubbliche per la costruzione dell’infrastruttura.
In caso contrario, il Cotuge si riserva la facoltà di riconvocare l’assemblea per esplorare soluzioni alternative, segnalando una crescente insofferenza verso il rischio di stallo decisionale.
L’iniziativa, promossa dal presidente Marco Fioravanti, non si configura come una mera questione infrastrutturale, ma come un atto di salvaguardia del futuro socio-economico di Monte Piselli e dell’intero comprensorio della Montagna dei Fiori.
Il sindaco di Ascoli Piceno sottolinea come l’immobilismo politico ed amministrativo rischierebbe di condannare la montagna all’isolamento e all’abbandono, negando il suo potenziale di sviluppo turistico e di motore di crescita per le comunità locali.
Parallelamente, il presidente Fioravanti ha promosso un dialogo costruttivo con i maestri di sci e snowboard di Ascoli Piceno, membri del Collegio regionale delle Marche.
Questo incontro ha portato alla definizione di una proposta tecnica condivisa, che delinea una visione strategica per lo sviluppo della stazione sciistica di Monte Piselli e dell’intero comprensorio.
La proposta mira a superare le divisioni e a definire una linea d’azione unitaria, basata su una profonda conoscenza del territorio e delle sue potenzialità.
Il Collegio regionale dei maestri di sci e snowboard delle Marche, rappresentato dal presidente Lorenzo Alesi, ha ribadito la volontà di collaborare attivamente con l’amministrazione, adottando un approccio basato sulla condivisione, sulla strutturazione e sulla competenza.
Alesi ha enfatizzato la natura apolitica dell’impegno, descrivendolo come un dovere verso la montagna e le sue comunità.
Il documento consegnato dai maestri di sci analizza in modo approfondito aspetti cruciali quali la sostenibilità economica e ambientale, l’ottimizzazione del rapporto tra investimenti e gestione, la valorizzazione delle infrastrutture esistenti e la definizione del ruolo strategico della telecabina, valutando anche opzioni tecniche alternative.
Il fulcro della proposta è l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, un organismo stabile e competente in grado di guidare le scelte future con una visione a lungo termine, superando l’immediatezza delle decisioni politiche.
La prospettiva delineata dai maestri di sci proietta lo sguardo verso un futuro ventennale, riconoscendo in Monte Piselli un potenziale inespresso, che richiede una progettualità audace e una gestione oculata, in grado di coniugare sviluppo economico, tutela dell’ambiente e benessere delle comunità locali, trasformando la montagna in un polo attrattivo e sostenibile per il turismo e per la qualità della vita.







