Un gesto di straordinaria generosità ha permesso di infondere nuova speranza a diverse persone in attesa di trapianto.
Un uomo di 65 anni, originario della provincia di Pesaro-Urbino e ricoverato presso l’unità di terapia intensiva dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro, ha lasciato un’eredità di vita donando i propri organi – fegato, reni e cornee – un atto che trascende la perdita e si configura come un contributo tangibile al bene comune.
La decisione di donare, lungi dall’essere una scelta impulsiva, rifletteva una volontà matura e profondamente sentita, espressa dal paziente in vita e successivamente ratificata dai suoi familiari, testimoniando la coerenza tra i valori personali e l’impegno verso la solidarietà umana.
La cerimonia del prelievo, avvenuta il 15 luglio, ha rappresentato un momento delicato e complesso, orchestrato con precisione da un team multidisciplinare di professionisti sanitari, impegnati a garantire il rispetto della dignità del donatore e l’integrità degli organi destinati al trapianto.
La distribuzione degli organi ha seguito un percorso logistico e clinico meticolosamente pianificato, volto a ottimizzare l’efficacia del gesto altruistico.
Il fegato è stato trasferito all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ancona, centro di riferimento per l’epatologia regionale, mentre un rene è stato destinato all’Azienda Socio Sanitaria Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, rinomato per la sua expertise in chirurgia renale.
L’altro rene è stato indirizzato all’Ircss Ospedale San Raffaele di Milano, un istituto di eccellenza nella ricerca e nella pratica trapiantologica.
Infine, le cornee, ricche di potenziale per restituire la vista a chi ne è sprovvisto, sono state affidate alla Banca delle Cornee delle Marche, un punto di riferimento per la raccolta e la distribuzione di questo prezioso tessuto.
Questo atto di donazione non solo salva vite, ma sottolinea la crescente consapevolezza e sensibilità della comunità pesarese e urbinese nei confronti del dono di organi e tessuti, un atto che supera i confini individuali e si traduce in un beneficio collettivo.
Alberto Carelli, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro-Urbino (Ast PU), ha evidenziato come questo episodio rafforzi l’immagine di una popolazione attenta e generosa.
Filippo Saltamartini, Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, ha inoltre riconosciuto l’importanza cruciale della rete regionale dei trapianti, un sistema distribuito su tutto il territorio che garantisce l’accesso a cure salvavita e promuove l’innovazione nella medicina rigenerativa.
L’episodio sottolinea l’importanza di un dialogo continuo e trasparente sulla donazione di organi e tessuti, al fine di aumentare il numero di donatori e assicurare un futuro più sano e ricco di speranza per tutti.