La visita a Vallefoglia, luogo simbolo di un’aspettativa disattesa, ha segnato un’ulteriore tappa del tour “Per tutte le Marche” di Matteo Ricci, europarlamentare dem e candidato alla presidenza della Regione. La Casa della Salute, un’infrastruttura nata con ambizioni di riforma, si rivela oggi un monito sulla fragilità della governance sanitaria regionale e sulle conseguenze di scelte politiche che privilegiano la retorica alle azioni concrete.La crisi del sistema sanitario marchigiano non è una questione di ideologia, ma una realtà innegabile che si traduce in numeri preoccupanti. L’esproprio di risorse per l’assistenza sanitaria fuori regione, pari a 160 milioni di euro annuali, e la percentuale di cittadini costretti a rinviare le cure, stimata in un cittadino su dieci, denunciano un collasso che mina il diritto alla salute. Questa situazione, lungi dall’essere un’anomalia, è il risultato di una gestione inefficiente, aggravata da una stratificazione di responsabilità e deleghe che hanno disorientato il sistema. La presenza di molteplici assessorati coinvolti nell’edilizia sanitaria, con compiti sovrapposti e spesso contraddittori, testimonia una mancanza di visione strategica e un’incapacità di agire con tempestività.La Casa della Salute di Vallefoglia rappresenta un caso emblematico di questa deriva. Un progetto di ampliamento e potenziamento, finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è rimasto un’illusione, soffocato dall’inerzia e dalla disattenzione della giunta Acquaroli. Le interrogazioni consiliari e le sollecitazioni provenienti dagli amministratori locali non hanno trovato riscontro, evidenziando una mancanza di ascolto e una distanza inaccettabile tra il governo regionale e le esigenze del territorio.Ricci sottolinea l’urgenza di un cambio di paradigma: è necessario un investimento massiccio nella sanità pubblica, supportato da una battaglia diplomatica a Roma per ottenere maggiori finanziamenti. Abbandonare la cortesia formale e adottare un approccio assertivo, per tutelare i diritti dei cittadini marchigiani, diventa un imperativo.Micaela Vitri, consigliera regionale del PD, ribadisce come la mancata realizzazione del progetto di ampliamento della Casa della Salute sia la prova tangibile dell’inadeguatezza della giunta Acquaroli. La mancata risposta alle richieste di chiarimenti e di intervento dimostra una profonda disconnessione dalle priorità del territorio e un’incapacità di cogliere le opportunità offerte da finanziamenti cruciali come quelli del PNRR. Il potenziale di questa struttura, e di altre simili, è stato sprecato, penalizzando i cittadini e compromettendo il futuro del sistema sanitario regionale. L’obiettivo primario deve essere quello di ripristinare la fiducia dei cittadini, garantendo l’accesso a cure tempestive ed efficienti, e di costruire un sistema sanitario più equo, inclusivo e resiliente.
Vallefoglia, Casa della Salute: un’occasione persa per la sanità marchigiana
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