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giovedì 6 Novembre 2025

Videogiochi e Benessere: Ricerca Internazionale Svela Sorprendenti Benefici

Il Videogioco come Risorsa per il Benessere: Dati e Prospettive da una Ricerca InternazionaleUna ricerca approfondita, denominata “The Power of Play” e condotta su un campione globale di 24.000 videogiocatori in 21 paesi, inclusa l’Italia, rivela un quadro sorprendentemente positivo sul ruolo dei videogiochi nel benessere psicologico e sociale.
Presentata nell’ambito della Giornata Mondiale sulla Salute Mentale durante un festival dedicato ai videogiochi a impatto sociale a Pesaro, la ricerca, promossa dall’Entertainment Software Association (ESA) in collaborazione con Video Games Europe e l’associazione italiana IIDEA, offre una prospettiva inedita sulla relazione tra il gaming e la qualità della vita.
I dati italiani sono particolarmente eloquenti: il 71% degli intervistati gioca per alleviare lo stress, il 60% come strumento di gestione dell’ansia, il 49% per contrastare la solitudine e il 54% per incrementare la felicità percepita.

Questa propensione al rilassamento e al sollievo dallo stress emerge come un beneficio primario condiviso da tutti i paesi coinvolti nella ricerca.

È importante notare come il videogioco, lungi dall’essere un semplice passatempo, si configuri come una strategia attiva di coping, un modo per affrontare le sfide quotidiane e recuperare un senso di equilibrio interiore.

La ricerca non si limita a evidenziare i benefici emotivi, ma ne esplora anche l’impatto cognitivo.
Quasi la metà dei videogiocatori afferma di giocare per stimolare la mente, a testimonianza del valore intrinseco del gaming come esercizio mentale.
I generi preferiti riflettono questa ricerca di sfida intellettuale: i puzzle game si distinguono per la loro popolarità (51%), seguiti da giochi d’azione (35%) e titoli basati su abilità e fortuna (33%).

Questa preferenza per generi che richiedono ragionamento strategico, problem solving e coordinazione occhio-mano suggerisce un desiderio di crescita cognitiva attraverso il gioco.

Un aspetto particolarmente interessante è la percezione del videogioco come fattore di sviluppo professionale.

Il 34% degli intervistati italiani riconosce che l’esperienza ludica ha avuto un impatto positivo sul proprio percorso lavorativo o formativo.
Questo impatto è legato a competenze chiave come la creatività (70%), il problem solving (67%), il lavoro di squadra (64%), il pensiero critico (57%) e la gestione del tempo (50%).
Ancora più significativo è che il 28% dichiara che i videogiochi hanno influenzato direttamente le proprie scelte di studio o carriera, suggerendo un riconoscimento emergente del potenziale trasformativo del gaming. La ricerca evidenzia anche l’importanza del videogioco nel contesto sociale e familiare.

Il 39% dei genitori intervistati riferisce che giocare insieme ai figli ha rafforzato il legame familiare, mentre il 61% sottolinea la capacità dei videogiochi di creare nuove connessioni sociali.

Questo aspetto sottolinea il ruolo del gaming come facilitatore di interazioni sociali positive e come strumento per costruire relazioni significative, in un’era sempre più caratterizzata da connessioni virtuali.
In conclusione, “The Power of Play” fornisce prove convincenti che i videogiochi non sono solo una forma di intrattenimento, ma una risorsa preziosa per il benessere psicologico, cognitivo e sociale, contribuendo attivamente a una qualità della vita più equilibrata e soddisfacente.

Questa ricerca apre la strada a una nuova comprensione del gaming, incoraggiando un approccio più consapevole e positivo nei confronti di questa forma di espressione culturale e di attività ricreativa.

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