Ancona aspira a divenire Capitale Italiana della Cultura 2028 non come un mero riconoscimento, ma come catalizzatore di una profonda trasformazione urbana e sociale.
L’ambizione non è quella di celebrare un passato glorioso, ma di riattivare una città, di restituirle un senso di direzione e di prospettiva, radicandola nelle sue radici più autentiche e proiettandola verso un futuro sostenibile e dinamico.
La candidatura rappresenta una dichiarazione d’intenti: riposizionare la cultura non come un’attività marginale o un mero elemento decorativo, bensì come motore propulsivo di innovazione, coesione sociale e sviluppo economico.
Questa visione si articola attorno alla peculiare identità marittima di Ancona, un tratto distintivo che ne ha segnato la storia, plasmato il carattere e determinato la sua vocazione commerciale e culturale.
Ancona è, per sua natura, un crocevia di popoli, un luogo di scambio e di incontro, un ponte tra l’Adriatico e il Mediterraneo, una porta d’accesso a nuove rotte e nuove prospettive.
La strategia di candidatura non si limita alla valorizzazione del patrimonio artistico e storico, seppur cruciale, ma si estende alla riscoperta e alla rivisitazione delle tradizioni popolari, alla promozione delle espressioni artistiche contemporanee, alla creazione di nuovi spazi di aggregazione e di partecipazione culturale.
Si tratta di un processo di “svelamento”, di decostruzione di stereotipi e di rimozione delle “patine” che nel tempo hanno offuscato la sua identità, per restituire alla luce il cuore pulsante della città.
Il progetto mira a costruire un “brand culturale” forte e riconoscibile, che trascenda i confini regionali e nazionali, posizionando Ancona come un centro di eccellenza nel panorama culturale italiano ed europeo.
Questo obiettivo ambizioso si realizza attraverso un approccio olistico che integra la cultura con altri settori chiave: economia, formazione, turismo, sostenibilità ambientale, innovazione sociale, rigenerazione urbana.
La candidatura, pertanto, non è solo una questione di cultura, ma un’opportunità inedita per creare sinergie e collaborazioni tra tutti gli attori del territorio: istituzioni pubbliche, imprese private, associazioni di categoria, organizzazioni non profit, cittadini.
Il coinvolgimento attivo della comunità è considerato un elemento imprescindibile per il successo dell’iniziativa e per garantirne la sostenibilità nel tempo.
Si intende così innescare un circolo virtuoso che stimoli la creatività, promuova l’inclusione sociale, attragga investimenti e generi nuove opportunità di lavoro.
La candidatura a Capitale Italiana della Cultura è vista come un investimento strategico per il futuro di Ancona, un’occasione per rafforzare la sua identità, migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti e proiettarla verso un orizzonte di crescita e prosperità.
Il progetto si configura come un atto di fiducia nel potenziale della città e nella capacità della sua comunità di costruire insieme un futuro più luminoso e culturalmente ricco.