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Ancona attende il verdetto: Capitale Italiana della Cultura 2028?

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Ancona si proietta verso il 18 dicembre, data cruciale in cui il Ministero della Cultura svelerà le città finaliste per il prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028.
Un’atmosfera palpabile di attesa e fermento culturale avvolge la città, resa visibile attraverso un’imponente campagna di comunicazione che ne celebra l’identità e le aspirazioni.
Il Teatro delle Muse, fulcro storico dell’arte anconetana, si veste di un caldo oro, colore simbolo del progetto, mentre l’iconica ruota panoramica di piazza Cavour si illumina con il logo della candidatura, trasformando lo spazio urbano in un palcoscenico vibrante.
L’impegno di Ancona 2028 si manifesta non solo in installazioni visive, ma anche nell’integrazione armoniosa con le principali iniziative culturali in programma.
La prestigiosa edizione del Premio Marche, con la sua esposizione d’arte contemporanea ospitata nella maestosa Mole Vanvitelliana, dialoga con la rinnovata fruibilità della Pinacoteca Comunale, un tesoro di arte locale ora accessibile al pubblico.
Il Dorico International Film Festival, evento di respiro internazionale, proietta le sue luci sulla città, amplificando il messaggio di una Ancona che si fa interprete di un Natale culturalmente ricco e stimolante.

Più che una mera competizione, la candidatura Ancona 2028 rappresenta un’opportunità strategica per una profonda riflessione sul ruolo della cultura nella società contemporanea e per un’attivazione diffusa del capitale umano e immateriale della città.
Come sottolinea l’assessora comunale alla Cultura, Marta Paraventi, questa iniziativa si configura come un vero e proprio “invito rivolto alla cittadinanza a riscoprire il patrimonio artistico e culturale della città”.

Non si tratta solo di celebrare il passato, ma di costruire un futuro in cui cultura, innovazione e partecipazione civica si fondono in un ecosistema virtuoso.
L’ambizione di Ancona 2028 è quella di consolidare una rete solida e collaborativa, coinvolgendo istituzioni pubbliche, operatori culturali indipendenti, imprese del territorio e le comunità locali.

Un’alleanza strategica volta a valorizzare le peculiarità del tessuto sociale e produttivo anconetano, proiettandole verso un orizzonte di crescita sostenibile e inclusiva.

La speranza è quella di inserirsi tra i progetti selezionati, portando avanti un’eredità culturale duratura e un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione del patrimonio identitario e sulla promozione di una cittadinanza attiva e consapevole.

Il 18 dicembre sarà una tappa fondamentale, ma il vero obiettivo è costruire un’Ancona più viva, creativa e connessa con il suo territorio e con il mondo.

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