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venerdì 31 Ottobre 2025

Ancona Capitale Cultura 2028: Un Mare di Prospettive

Ancona 2028: Un Mare di Identità e ProspettiveLa candidatura di Ancona a Capitale Italiana della Cultura 2028 si configura come un’ambiziosa riaffermazione dell’identità di una città profondamente segnata dal rapporto millenario con l’Adriatico.
Il progetto, siglato dalla direzione artistica del premio Oscar Dante Ferretti, si eleva ben al di là di una semplice vetrina culturale, proponendosi come motore di rigenerazione urbana, sociale ed economica, in linea con le strategie europee per l’area adriatico-ionica (Eusair).
Il concept del dossier, intitolato “Questo Adesso,” trae ispirazione dalle parole del poeta anconetano Francesco Scarabicchi, evocando un presente ricco di potenzialità e un futuro da costruire.
La visione di Ferretti, profondamente radicata nell’esperienza personale – dai suoi primi film girati ad Ancona all’ispirazione tratta dalla città per “E la nave va” di Fellini – si traduce nella creazione di un Museo della Civiltà del Mare Adriatico, un’istituzione unica nel suo genere che ambisce a superare le tradizionali definizioni museali.
Il museo non sarà solo un luogo di esposizione, ma un ecosistema culturale integrato, capace di intrecciare la storia marittima con la naturalistica, la dimensione economica e sociale con l’espressione artistica, in particolare quella cinematografica, capace di immortalare e reinterpretare l’Adriatico attraverso i decenni.
Il programma culturale si articola attorno a quattro macroaree tematiche, delineate come “Questo Mare”, “Via Maestra”, “Adesso Parco” e “Mare Culturale”.

Questa suddivisione riflette la morfologia stessa della città, valorizzando il legame intrinseco tra mare e parco, tra passato e futuro.

“Questo Mare” focalizza l’attenzione sull’elemento naturale e sulla sua influenza sulla cultura anconetana.

“Via Maestra” si concentra sulla riscoperta del tessuto urbano e sociale.
“Adesso Parco” promuove la connessione con l’ambiente naturale e la sostenibilità.

“Mare Culturale” amplia l’orizzonte verso un dialogo tra culture, un ponte tra il patrimonio storico e le espressioni artistiche contemporanee, con un focus particolare sull’inclusione e l’accessibilità, ispirata all’esperienza del Museo Tattile Statale Omero.
L’iniziativa non si limita a una celebrazione del patrimonio culturale, ma aspira a promuovere un vero e proprio “welfare culturale”, con particolare attenzione all’inclusione sociale e all’abbattimento delle barriere all’accesso alla cultura.

Questo impegno si riflette nella progettazione di un’offerta culturale diversificata e accessibile a tutti, garantendo la fruibilità del patrimonio anche alle persone con disabilità.

Il dossier, curato con la direzione creativa di Anghela Alò, si avvale del contributo di figure di spicco nel panorama artistico internazionale, tra cui Abel Ferrara, a testimonianza dell’ambizione di Ancona di posizionarsi come un polo culturale di rilevanza globale.

L’identità della città viene reinterpretata attraverso l’utilizzo di nuovi linguaggi digitali e narrativi, animando il racconto del patrimonio storico e artistico con il contributo di avatar ispirati a figure emblematiche della storia anconetana: Venere, protettrice della città; Luigi Vanvitelli, architetto della Mole Vanvitelliana; Ciriaco Pizzecolli, pioniere dell’archeologia moderna; e Franco Corelli, celebre tenore.
Ancona 2028 si presenta quindi non solo come un’occasione per celebrare un ricco patrimonio culturale, ma anche e soprattutto come un progetto di sviluppo sostenibile, inclusivo e proiettato verso il futuro, un ponte tra passato e presente, tra mare e terra, tra tradizione e innovazione.

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