Ancona si appresta a diventare un crocevia cruciale per il teatro internazionale, ospitando dal 24 al 30 novembre una settimana intensiva promossa dalla Rete Internazionale per l’Educazione degli Attori (Riea).
La Mole Vanvitelliana, con la sua Sala Boxe, si trasformerà in un laboratorio vivente dove si incontreranno professionisti, studenti, docenti e rappresentanti istituzionali provenienti da un panorama globale, in un’occasione unica di crescita professionale e dialogo culturale.
Questa edizione non si limita a un mero aggiornamento delle tecniche attoriali, ma si configura come un’esplorazione approfondita delle nuove frontiere dell’educazione teatrale.
L’approccio è intrinsecamente multidisciplinare, integrando arti performative diverse – dalla danza alla musica, dalle arti visive al circo – e affrontando metodologie pedagogiche all’avanguardia, al fine di disvelare le infinite potenzialità espressive del corpo e della voce.
La Riea, forte del sostegno del Segretariato Generale Iberoamericano (Segib), ambisce a superare i confini geografici e culturali, costruendo un ponte tra tradizioni sceniche apparentemente distanti.
Il fulcro dell’evento risiede nella condivisione di esperienze e approcci diversi, stimolando la riflessione critica e la creazione di una visione condivisa dell’educazione attoriale, capace di rispondere alle sfide del teatro contemporaneo e di promuovere un’arte sempre più inclusiva e partecipata.
Il programma offrirà una serie di workshop pratici, seminari teorici e attività culturali guidati da figure di spicco del panorama teatrale internazionale.
Questi momenti di formazione saranno dedicati sia agli attori professionisti che agli studenti di teatro, fino agli amatori appassionati, con l’obiettivo di accrescere le competenze individuali e di favorire la nascita di collaborazioni artistiche durature.
Il coinvolgimento di realtà italiane come il Teatro Terra di Nessuno di Ancona, affiancate da scuole e gruppi teatrali provenienti da Spagna e Portogallo, arricchirà ulteriormente l’esperienza, creando un ambiente di apprendimento dinamico e stimolante.
L’accesso libero e gratuito a workshop ed eventi finali mira a democratizzare l’offerta formativa e ad ampliare la platea di partecipanti, rendendo il festival un vero e proprio patrimonio culturale per la comunità locale.
L’iniziativa si propone, quindi, di catalizzare un dibattito fertile e costruttivo sulle nuove direzioni dell’educazione teatrale, con l’auspicio di gettare le basi per un futuro in cui l’arte scenica possa continuare a emozionare, ispirare e connettere persone di ogni provenienza.








