La cornice del Teatro delle Muse di Ancona ha vibrato ieri sera, accogliendo un concerto dedicato alla Festa della Repubblica, un evento che ha celebrato non solo un anniversario istituzionale, ma un profondo mutamento identitario per il popolo italiano. L’Orchestra Fiati di Ancona, magistralmente diretta dal maestro Mirco Barani, ha offerto un programma variegato, un viaggio musicale che ha intrecciato l’emozione del canto nazionale con la vivacità del repertorio bandistico europeo e mondiale.L’esecuzione solenne del “Canto degli Italiani” ha aperto la serata, un inno che risuona come eco di un’aspirazione secolare: il passaggio dall’obbedienza passiva al ruolo attivo di cittadini consapevoli e artefici del proprio destino. Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, Vice Presidente Vicario dell’ANCI nazionale, ha ripreso questo tema cardine, sottolineando come la Festa della Repubblica non sia solo una commemorazione storica, ma un impegno continuo a trasmettere alle nuove generazioni i valori fondanti della nostra convivenza civile: democrazia, libertà, solidarietà e partecipazione. Questi principi, ha affermato, costituiscono il solido pilastro su cui si regge la bellezza e la forza del nostro Paese, un’eredità preziosa da custodire e rafforzare.Il concerto è proseguito con una successione di brani che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione. Dall’allegro spirito viennese dell’Annen Polka di Johann Strauss, alla rivisitazione energica di Andrè Waignein con il virtuosismo del solista Aldo Caterina nell’Euphonium Ragtime, l’Orchestra ha dimostrato una notevole versatilità interpretativa. La Second Waltz di Dimitri Shostakovich ha introdotto un momento di riflessione, mentre Belgian Pictures di Waignein ha dipinto un affresco sonoro di suggestioni evocative.Il programma ha voluto poi testimoniare un messaggio di speranza e di pace con l’esecuzione di “Pace” di Kees Vlak, seguito da un omaggio ai classici del jazz con il medley di Glenn Miller, magistralmente arrangiato da Naohiro Iwai. Un altro tocco di Strauss, con “Auf der Jagd,” ha portato un’ondata di energia, preludio a un finale emozionante. L’esecuzione bis del “Canto degli Italiani”, accolta da un caloroso e corale canto del pubblico in piedi, ha sancito il culmine della serata, un momento di profonda condivisione di identità e di orgoglio nazionale.Tra il pubblico presente, si è distinto il vescovo di Ancona-Osimo, Angelo Spina, testimone di un evento che celebra i principi di libertà e di giustizia sociale. Un saluto sentito è stato rivolto alla Fondazione Orizzonte Autonomia, che con il suo impegno quotidiano offre supporto e riabilitazione a bambini con disabilità, incarnando i valori di solidarietà e inclusione che animano la nostra comunità. Un pensiero di augurio di pronta guarigione è stato infine dedicato al consigliere comunale Stefano Foresi, assente per motivi di salute. La serata si è conclusa, lasciando nel cuore un senso di rinnovato impegno verso i valori della Repubblica e la speranza di un futuro prospero e coeso.
Ancona: Concerto per la Repubblica, un’esplosione di suoni e valori.
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