Ad Ancona, l’autunno si preannuncia ricco di nuove opportunità per la riscoperta del suo patrimonio storico e culturale. Il Sacello Bizantino, una gemma architettonica del XII secolo, sarà finalmente accessibile al pubblico. Questa cappella a due livelli, incastonata nella roccia e rimasta testimonianza tangibile di un’epoca remota, è emersa grazie a scavi archeologici avviati nel 1973 e concentrati nell’area sottostante il Palazzo degli Anziani. Il completamento dei lavori di restauro, previsto per l’estate, segnerà un momento cruciale per la città, offrendo un’esperienza unica e suggestiva ai visitatori.L’apertura del Sacello si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione urbana che mira a valorizzare le identità stratificate della città. Parallelamente, sono previsti interventi di rinnovamento di Piazza Dante, un altro fulcro di interesse turistico. Questi lavori, la cui consegna è stimata per il 2026, prevedono un rifacimento della pavimentazione con porfido, un materiale che richiamerà le antiche superfici e rivelerà le vestigia della Chiesa della Misericordia. Un leggero rilievo pavimentale contribuirà a ricostruire mentalmente il tessuto urbano preesistente, offrendo una lettura stratificata della storia.La “Carta Archeologica” di Ancona, presentata recentemente, costituisce uno strumento fondamentale per la pianificazione urbanistica e la gestione del territorio. Non si tratta solo di una mappa, ma di un vero e proprio atlante che documenta la sovrapposizione di epoche e culture, fungendo da guida per gli archeologi, gli urbanisti e, naturalmente, per i cittadini. La sua consultazione consente di prevenire interruzioni dei lavori dovute a ritrovamenti imprevisti, ottimizzando i tempi e le risorse. Allo stesso tempo, essa offre ai visitatori e alla comunità locale la possibilità di approfondire la conoscenza del ricco patrimonio storico della città, promuovendo un senso di appartenenza e orgoglio civico.L’amministrazione comunale, consapevole dell’importanza di conciliare lo sviluppo turistico con la qualità della vita dei residenti, sta implementando strategie mirate a mitigare l’impatto della crescente affluenza di visitatori. L’individuazione di nuove aree di parcheggio, come quella in via del Faro, destinata ai residenti del centro storico, è solo una delle misure in atto. L’obiettivo è quello di garantire un equilibrio sostenibile tra le esigenze del turismo e il benessere della comunità, preservando l’identità e il carattere distintivo di Ancona. La valorizzazione del patrimonio storico-archeologico, pertanto, si configura come un investimento nel futuro della città, capace di generare opportunità economiche e di rafforzare il senso di comunità.
Ancona: Riapre il Sacello Bizantino, tra storia e riqualificazione.
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