Un impulso significativo per il patrimonio culturale dell’Appennino centrale: l’Unione Montana Potenza Esino Musone ha approvato un piano ambizioso per la riqualificazione e il potenziamento di sette musei dislocati nei comuni di Castelraimondo, Cingoli, Matelica, Pioraco, San Severino Marche, Sefro e Treia. L’investimento complessivo, pari a 3,5 milioni di euro, non si configura come una semplice operazione di restauro, ma come una strategia di sviluppo territoriale, un vero e proprio volano per l’economia locale e la promozione di un turismo culturale sostenibile.Il progetto, finanziato tramite il Fondo complementare aree sisma centro Italia 2009-2016 e integrato nel Piano nazionale complementare al Pnrr, si inserisce all’interno del programma “Radici” e si caratterizza per una peculiare partnership pubblico-privato, che ne garantisce una gestione efficiente e una prospettiva di lungo termine. La scelta di finanziamenti mirati a specifici musei riflette la volontà di valorizzare le identità locali e di offrire al pubblico un percorso narrativo diversificato, che spazia dalla tradizione popolare all’archeologia, dall’artigianato alla storia rurale.A Castelraimondo, il Museo Nazionale del Costume Folcloristico, custode di un patrimonio immateriale di inestimabile valore, riceverà un investimento di 200.000 euro per migliorare l’accessibilità, l’illuminazione e l’allestimento delle collezioni. Analogamente, il Museo della Carta e della Filigrana di Pioraco, testimonianza di un’antica tradizione artigianale, e il Museo della Civiltà Contadina “Ferretti Florindo” di Sefro, scrigno di memorie e oggetti legati alla vita agreste, saranno oggetto di interventi mirati a preservarne l’autenticità e ad accrescerne l’appeal per un pubblico sempre più vasto.A Cingoli, il Polo Museale-Pinacoteca, cuore pulsante della vita culturale del paese, riceverà un finanziamento di 300.000 euro per ampliare le sue capacità espositive e migliorare l’esperienza dei visitatori. Lo stesso importo sarà destinato al Museo Civico Archeologico di Matelica, custode di reperti che testimoniano la ricca storia romana della zona, e al Museo Civico Archeologico “Giuseppe Moretti” di San Severino Marche, prezioso serbatoio di testimonianze del passato.Il finanziamento più consistente, pari a 2 milioni di euro, è stato destinato a Treia, dove si prevede il recupero e la trasformazione di un casolare in un moderno polo culturale. Questo intervento rappresenta una tappa fondamentale per la realizzazione del parco archeologico dell’antica città romana, un progetto di portata strategica che mira a restituire al territorio un’importante testimonianza del suo passato glorioso e a creare nuove opportunità di sviluppo economico e turistico.L’obiettivo ultimo di questa iniziativa è quello di consolidare l’attrattività culturale e turistica dell’Appennino centrale, promuovendo un approccio integrato alla gestione dei musei locali. La data di scadenza fissata al 1° gennaio 2027 indica l’impegno a realizzare un sistema museale dinamico e interconnesso, capace di generare valore aggiunto per le comunità locali e di attrarre un flusso costante di visitatori, contribuendo a un futuro sostenibile per l’intero territorio.
Appennino Centrale: 3,5 milioni per valorizzare 7 musei
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