L’attesa è finita: Bababoom Festival, l’appuntamento estivo che da dodici anni anima la costa fermana, è pronto a illuminare Marina Palmense dal 23 al 27 luglio.
Ben più di un semplice festival reggae, Bababoom si configura come un crogiolo di culture, un laboratorio di idee e un motore di sviluppo socio-economico per l’intera comunità.
Il sindaco Paolo Calcinaro, testimone della genesi e della crescita del progetto, sottolinea come Bababoom sia diventato una vetrina di eccellenza, capace di proiettare un’immagine rinnovata e vivace di Marina Palmense a livello nazionale.
L’evento rappresenta un’opportunità irripetibile per valorizzare il territorio, esaltandone le bellezze naturali e culturali e promuovendo un turismo sostenibile e consapevole.
Andrea Borraccini, direttore artistico del festival, evidenzia l’evoluzione di Bababoom, che ha raggiunto un impatto energetico significativo – 100 MW – un dato inedito per la zona, testimonianza dell’impegno verso pratiche eco-compatibili e un modello di gestione innovativo.
L’interesse suscitato dall’organizzazione del festival si estende anche al mondo accademico: l’Università di Parma, infatti, ha formalizzato una convenzione per accogliere studenti in stage, desiderosi di analizzare e apprendere le strategie di comunicazione che hanno reso Bababoom un caso studio nel settore dell’intrattenimento.
Questo riconoscimento, per Borraccini, conferma la validità del modello di comunicazione adottato e la capacità del festival di ispirare nuove generazioni di professionisti.
L’edizione 2024 assume un significato ancora più profondo, segnando la conclusione di un ciclo amministrativo che ha sempre sostenuto e promosso il festival.
L’emozione di Borraccini, condividendo questo momento con figure come Mauro Torresi, Paolo Calcinaro e Micol Lanzidei, è palpabile e testimonia il forte legame tra l’amministrazione locale e l’iniziativa culturale.
Il cartellone artistico si preannuncia ricco e variegato, con l’attesissima presenza di Alborosie, artista di fama internazionale che fonde le sue radici italiane con le sonorità giamaicane, e di Kabaka Pyramid, poeta e musicista reggae di grande impatto, che ha scelto Bababoom come unica tappa italiana del suo tour.
Un onore per il festival, che sottolinea la sua crescente autorevolezza nel panorama musicale internazionale.
Ma Bababoom è molto di più che musica.
È un ecosistema di esperienze: spazi dedicati ai più piccoli, aree per la pratica di yoga e meditazione, attività sportive, mercatini artigianali, serate a tema, osservazione delle stelle e iniziative di sensibilizzazione.
Il festival vuole essere un luogo di incontro e di scambio, un’occasione per riscoprire il piacere di stare insieme e di condividere passioni e interessi.
Il claim “More Amplifiers, Less Weapons” non è solo uno slogan, ma un manifesto di intenti: amplificare voci e idee positive, promuovere la pace e la fratellanza, ridurre le armi e le divisioni.
Un invito a costruire un futuro migliore, insieme.