Il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, incastonato nell’imponente cornice di Palazzo Ferretti ad Ancona, propone un’immersione nella storia e nell’arte del Settecento.
Domenica 26 ottobre, alle ore 17:00, il Salone delle Feste, fulcro di sfarzo e rappresentanza, si trasforma in un palcoscenico per un ballo di dame e cavalieri in abito d’epoca, un evento che celebra il genio architettonico di Luigi Vanvitelli, figura chiave del Neoclassicismo italiano.
La presenza simbolica di Vanvitelli, evocata per l’occasione, è intrinsecamente legata alla nascita e all’evoluzione di Palazzo Ferretti.
L’architetto, al servizio del cardinale Alessandro Ferretti, che divenne poi Papa Alessandro V, diede vita a un progetto ambizioso, un edificio che ambiva a incarnare il potere e la raffinatezza della famiglia.
La scala monumentale, il “scalone” come viene affettuosamente chiamata, con la sua maestosa rampa e la terrazza panoramica che domina il mare Adriatico, rappresenta l’apice dell’intervento vanvitelliano, un esempio superbo di come l’architettura potesse fondere funzione e bellezza, creando uno spazio che fosse al tempo stesso pratico e suggestivo.
Questo ballo in costume non è semplicemente una rievocazione storica, ma un’opportunità per apprezzare la complessità del progetto architettonico e il suo contesto culturale.
Il Settecento, epoca di illuminismo e di profondo cambiamento sociale, vide l’emergere di un nuovo gusto, un gusto per l’armonia, la proporzione e l’imitazione dei modelli classici.
Vanvitelli, influenzato da questi ideali, reinterpretò le forme del passato, creando un linguaggio architettonico originale e innovativo.
Il Salone delle Feste, con la sua luce soffusa e i suoi affreschi decorativi, offre uno scenario ideale per questo evento.
I costumi d’epoca, i balli e la musica dell’epoca contribuiranno a ricreare l’atmosfera di un’epoca passata, permettendo al pubblico di immergersi completamente nel mondo del Settecento.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio programma di valorizzazione del patrimonio culturale marchigiano e mira a rendere il Museo Archeologico Nazionale delle Marche un punto di riferimento per la ricerca, lo studio e la divulgazione della storia e dell’arte delle Marche, offrendo al contempo esperienze culturali coinvolgenti e memorabili per i visitatori di tutte le età.
La rievocazione di Vanvitelli, al di là della sua valenza simbolica, è un omaggio alla capacità dell’architettura di creare ponti tra passato e presente, tra arte e società.







