La 58ª Stagione Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi si appresta ad accendere i riflettori su una delle opere più enigmatiche e influenti del panorama operistico: *Don Giovanni* di Wolfgang Amadeus Mozart.
Un’impresa artistica ambiziosa, frutto di una coproduzione internazionale che vede coinvolte la Fondazione Pergolesi Spontini, il Teatro Coccia di Novara, il Teatro Marrucino di Chieti, l’Opéra-Théâtre de l’Eurométropole de Metz e la Nof Nouvel opéra Fribourg – Neue Oper Freiburg, testimonianza della risonanza universale del capolavoro di Mozart.
Le prime rappresentazioni, il 17 ottobre alle 20:30 e il 19 ottobre alle 16, inaugurano un percorso di avvicinamento all’opera che mira a coinvolgere un pubblico ampio e diversificato.
L’approccio didattico e divulgativo si articola in diverse fasi.
Il 15 ottobre, alle 16, si rivolge in particolare agli studenti partecipanti al progetto di formazione “Musicadentro 2025” con un’anteprima guidata dal musicologo Cristiano Veroli, offrendo strumenti interpretativi e approfondimenti sul contesto storico e musicale che ha generato l’opera.
Parallelamente, la “Guida all’opera”, aperta a tutti, si propone in due modalità: una versione online, accessibile in streaming gratuito, e una versione in presenza, “Prima dell’opera”, che si terrà alle Sale Pergolesiane e sarà condotta dal direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini, Cristian Carrara.
Questa impostazione duplice mira a massimizzare la fruibilità dell’informazione, raggiungendo sia un pubblico locale che un pubblico virtuale.
La Fondazione Pergolesi Spontini, con un occhio attento all’inclusione e all’accessibilità, ha predisposto un ricco programma di servizi per rendere lo spettacolo fruibile a persone con disabilità.
Per la recita domenicale, infatti, sarà attivo un servizio di Opera accessibile che prevede audiodescrizione per persone cieche e ipovedenti, sopratitoli per persone sorde e ipoudenti e percorsi e guide inclusive, progettati per facilitare l’orientamento e la comprensione.
Questa attenzione alla diversità è ulteriormente consolidata dalla collaborazione con Axess Associazione per l’accessibilità alla cultura, che ha curato un percorso inclusivo e multisensoriale, a partire dalle 14, volto a stimolare i sensi e ad anticipare l’esperienza emotiva dello spettacolo.
A seguire, la rappresentazione sarà interpretata in Lingua dei Segni Italiana (LIS), ampliando ulteriormente il pubblico coinvolto.
La messa in scena de *Don Giovanni* al Teatro Pergolesi si avvale di un team artistico di consolidata esperienza.
La regia è affidata a Paul-Émile Fourny, mentre Benito Leonori firma le scene, Giovanna Fiorentini i costumi e Patrick Méeüs le luci, creando un ambiente visivo coerente con la complessità dell’opera.
Sul podio, il direttore Arthur Fagen guiderà il Time Machine Ensemble, orchestra d’archi barocca, accompagnando un cast di cantanti di spicco: Christian Federici nel ruolo del protagonista, Maria Mudryak come Donna Anna, Louise Guenter come Donna Elvira, Valerio Borgioni come Don Ottavio, Stefano Marchisio come Leporello, Gianluca Failla come Masetto, Eleonora Boaretto come Zerlina e Luca Dall’Amico come il Commendatore.
Il Coro Ventidio Basso di Ascoli Piceno completerà l’esecuzione, contribuendo a creare un’esperienza musicale intensa e memorabile.
Questa produzione rappresenta non solo una celebrazione del genio mozartiano, ma anche un impegno concreto verso un teatro accessibile e inclusivo, capace di dialogare con un pubblico sempre più ampio e diversificato.







