Eugenio Finardi, icona indiscussa del panorama musicale italiano, è di nuovo protagonista a Musicultura, il prestigioso festival dedicato alla canzone popolare e d’autore. Un ritorno sentito, che lo vedrà sul palco dello Sferisterio di Macerata il 21 giugno, nella cornice suggestiva della serata conclusiva. Le Marche, regione che l’artista ha eletto a dimora spirituale, rappresentano per lui una fonte inesauribile di ispirazione, un mosaico di borghi intrisi di storia e bellezza, da Urbino a Recanati, luoghi che hanno contribuito a plasmare il suo percorso artistico.Questo ritorno a Musicultura non è solo un’occasione di incontro con il pubblico, ma anche un viaggio nel tempo, un ritorno alle origini che affonda le radici in un incontro fortuito: proprio durante una delle prime edizioni del festival, Finardi conobbe Francesco Di Giacomo, dando vita ad una proficua collaborazione musicale, culminata in una tournée dedicata al Fado, affiancato da Marco Poeta. Un’esperienza che gli ha insegnato la resilienza dell’arte e la possibilità di sostentarsi attraverso la musica altrui, una lezione fondamentale nel suo percorso.A settantadue anni, e a distanza di mezzo secolo dalla pubblicazione del suo esordio discografico, “Non gettate alcun oggetto dal finestrino”, Finardi presenta il suo ventesimo album, “Tutto”, un’opera che racchiude l’essenza della sua ricerca artistica e umana. Undici tracce che spaziano dalla fisica quantistica alla riflessione sul significato dell’universo, portando in scena “La battaglia” e “Il vento della luna”, due brani particolarmente significativi. Il primo, intriso di introspezione, affronta il complesso tema della paternità, il conflitto tra il desiderio di perpetuare le proprie idee attraverso i figli e la necessità di lasciarli liberi di trovare la propria strada, una scelta che, con un sorriso amaro, ammette di aver portato alla distanza emotiva con suo figlio. Il secondo, “Il vento della luna”, evoca un futuro incerto, sospeso tra presagi bellici e spiragli di speranza.Inaspettatamente, “Tutto” ha conquistato un pubblico giovanile, suscitando reazioni intense: padri commossi, grati per aver trovato nelle sue parole la capacità di descrivere le loro emozioni più profonde. A differenza della fase creativa e più impetuosa del passato ispirazione, il nuovo disco è nato da un approccio più metodico, quasi rigoroso, con orari da ufficio, “dalle 11 alle attraverso un lavoro di squadra con Giuvazza(Giovanni Maggiore). Questo nuovo modo di lavorare, più sperimentale, aperto a generi musicali differenti, è volta a connettersi con l’assoluto, alla ricerca di un suono che, attraverso le sue frequenze, oltre le parole. La musica di un ribelle, al di là dei luoghi comuni dal conosci una ribelle per la ribellione contro i fanatizzando le convinzioni altrui, trovando, in un’altra maniera, trovando, al di là, in un altro modo. ribellione, in un modo, altrimenti, trovando, altrimenti, trovando una via, altrimenti trovando, altrimenti trovando, altro modo trovando, trovando il modo altrimenti trovando, altrimenti trovando ealtrove.Al di là della sua ribellandosi.trovando un modo.trovando un altro modo.trovando, trovando,trovando un modo.trovando un.trovando, trotrovando una,trovando.trovando, trovando, trovando.trovandoun, trovando.trov trovandotrovando un.trovtrov.trov.trov.trovandotrovtrovtrovtrov.trov,trov.trovtrovtrov,trov.trovtrov.trovtrovtrovtrov.trotrovtrov.trov.trovtrovtrov.trovtrov.trov.trov.trov.trov.trov.trov.trov.trovtrov.trovalt.trov.trovtrovaltri.altrove.altramente.alt.altromodo.altro.alt.altrovealtramentealt.altrovealtramentealtrovealtramfralt.altramalt.altrove.
Finardi a Musicultura: un ritorno alle origini e un nuovo album
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