Nel suggestivo abbraccio di Ascoli Piceno, il Forte Malatesta, testimone silenzioso di secoli di storia, si configura come palcoscenico emblematico di “Destinazione Metaversi”, un evento che quest’anno assume un significato particolarmente intenso, incrociandosi con la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’architettura, un tempo custode di confini e limitazioni, si spalanca a una metamorfosi simbolica, accogliendo un’esplosione di creatività artistica che dialoga con il passato e proietta lo sguardo verso un futuro di consapevolezza e resilienza.
Le installazioni immersive, firmate dal visionario Antonio Marras, non sono semplici opere d’arte, ma stimoli emotivi che invitano alla riflessione e alla partecipazione attiva.
L’iniziativa, nata dalla lungimiranza dell’Associazione Amici Disparati e orchestrata con maestria da Ilaria Roccasecca, affiancata dall’esperienza di Domenico Capponi e dal sostegno dell’assessora Annagrazia Di Nicola, si fonda su un principio cardine: trascendere la mera informazione attraverso il potere evocativo dell’arte.
Prevenzione, auto-cura, reazione e trasformazione sociale si intrecciano in un percorso sensibile che anticipa e amplifica il significato del 25 novembre, giorno dedicato alla lotta contro la violenza di genere.
L’obiettivo non è solo sensibilizzare, ma fornire strumenti pratici per riconoscere, affrontare e contrastare dinamiche relazionali dannose.
La serata, guidata dalla voce intensa di Rosaria Renna, offre uno spazio dedicato all’ascolto e alla consulenza gratuita, grazie alla collaborazione del Centro Medico San Tommaso.
Questo servizio essenziale mette a disposizione un team di professionisti – tra cui Laura Sessa – per fornire supporto medico, psicologico e informazioni specialistiche sulla violenza relazionale, promuovendo un approccio multidisciplinare alla cura del benessere emotivo.
Le toccanti testimonianze dei familiari di persone con disabilità psicofisiche aggiungono una dimensione umana e profonda, sottolineando il ruolo cruciale della comunità come rete di supporto e antidoto all’isolamento, un sentimento che spesso accompagna le vittime di violenza.
Il “Duello Poetico” si configura come un confronto intellettuale e artistico vibrante, con la partecipazione di Giorgio Olori, Antonio Corradi, Elisa Pulcini e Alessandra Addari.
La parola, liberata dalle sue convenzioni, diventa strumento di espressione, ribellione e speranza, smascherando le ipocrisie e le ingiustizie che alimentano la violenza.
A completare il quadro, un tour artistico guidato dal Prof.
Stefano Papetti offre una lettura approfondita delle opere esposte, mentre le performance di danza, musica e degustazione, curate da Valentina Donà, Elena Cacciagrano e dallo chef Massimo Polidori, coinvolgono i sensi e stimolano un’esperienza multisensoriale di consapevolezza e trasformazione.
L’evento si propone quindi come un’esperienza olistica, un invito a coltivare la resilienza, la compassione e la responsabilità collettiva nella lotta contro ogni forma di violenza.








