Jesi e Federico II: il cinema illumina la storia marchigiana

Jesi, città marchigiana intrisa di storia e vibrante cultura, si appresta a vestire i panni di un palcoscenico cinematografico di straordinaria rilevanza.
L’elegante centro storico, custode di memorie millenarie, diventerà il cuore pulsante delle riprese de “La meraviglia del mondo”, un’ambiziosa opera cinematografica dedicata a Federico II di Svevia, figura complessa e affascinante, nato proprio tra le sue mura il 26 dicembre 1194.

La produzione, affidata alla Oz Film in co-produzione con Lebowski Srl, si avvale della sensibilità registica di Francesco Lopez e dell’intensità interpretativa di Riccardo Scamarcio, un binomio destinato a restituire al pubblico un ritratto vivido e sfaccettato dell’imperatore.
Il film non intende limitarsi a una mera ricostruzione storica, bensì si propone di sondare la profondità del pensiero federiciano, di analizzare la sua visione politica e culturale, intrecciando il passato con le sfide del presente.
La scelta di Jesi come location privilegiata non è casuale.

La città incarna perfettamente l’atmosfera dell’epoca, con le sue architetture medievali e la sua posizione strategica nel cuore dell’Italia centrale.

Piazza Federico II, luogo simbolico della nascita dell’imperatore per volere di Costanza d’Altavilla, sarà teatro di un ciak particolarmente significativo, contribuendo a restituire autenticità e impatto emotivo alla narrazione.

L’iniziativa si inquadra in una più ampia strategia di valorizzazione territoriale, formalizzata attraverso un protocollo d’intesa Cineturismo in Vallesina.
Questo accordo mira a promuovere l’immagine di Jesi e del territorio circostante attraverso il linguaggio universale del cinema, sfruttando la sua capacità di raggiungere un pubblico globale.
Il supporto della Apulia Film Commission, istituzione di riferimento nel panorama cinematografico nazionale, testimonia l’importanza strategica del progetto e ne amplifica il potenziale di risonanza.

Oltre all’indubbio beneficio economico derivante dall’indotto generato dalle riprese, l’accoglienza di una produzione di tale prestigio rappresenta un’opportunità unica per rilanciare l’attrattività turistica e culturale di Jesi.

Il film, destinato a una distribuzione ampia e capillare, fungerà da potente veicolo promozionale, proiettando l’immagine della città e del suo ricco patrimonio storico-artistico ben oltre i confini regionali, consolidando il suo ruolo di custode di una storia millenaria e di palcoscenico per l’arte del cinema.
L’iniziativa, lungi dall’essere un evento isolato, si configura come un tassello fondamentale in un percorso di sviluppo sostenibile, volto a preservare l’identità di Jesi e a valorizzare il suo inestimabile contributo al patrimonio culturale italiano.

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