Kum! Festival: Riconsiderare la Cura nell’Era della Singolarità PerdutaIl Festival Kum, guidato dalla profonda riflessione psicanalitica di Massimo Recalcati e dal coordinamento filosofico di Federico Leoni, si appresta a esplorare il concetto cruciale di cura nella contemporaneità. La nona edizione, che rientra nel percorso di Pesaro come città che ha ospitato nel 2024 la Capitale Italiana della Cultura, si configura come un’indagine urgente e complessa, avviata con un’anteprima gratuita il 24 giugno in Piazza del Popolo, presso la Biosfera.Il titolo scelto, “Avere Cura”, non è un invito superficiale alla benevolenza, ma una denuncia sottile. Recalcati sottolinea come, nell’epoca attuale, la cura autentica – quella che si rivolge alla singolarità, alla specificità irriducibile di ogni individuo – si trovi a fronteggiare ostacoli sistemici sempre più insidiosi. La medicina, con le sue procedure standardizzate, e l’amministrazione, con i suoi meccanismi burocratici, tendono a livellare l’esperienza umana, a ridurne la ricchezza a dati quantificabili e omogeneizzati. Questo processo, pur mirato all’efficienza, rischia di cancellare l’essenza stessa di ciò che rende ogni persona unica e degna di cura. L’interrogativo etico e politico che ne deriva è di primaria importanza: come conciliare il progresso scientifico e tecnologico con il rispetto della singolarità umana?L’anteprima del festival, dedicata al regista e romanziere Davide Ferrario, vuole essere un primo passo verso una risposta. Attraverso un dialogo incentrato sul suo ultimo romanzo, “L’isola della felicità”, Ferrario offre una metafora potente e ambivalente della crisi ecologica e antropologica che affligge il nostro pianeta. L’opera, con il suo sguardo acuto e provocatorio, stimola una riflessione sulla nostra relazione con il mondo e con noi stessi, invitando a interrogarsi sulle responsabilità individuali e collettive.Il Comune di Pesaro, rappresentato dal Sindaco Andrea Biancani, esprime grande soddisfazione per il ritorno del Kum! Festival, riconoscendone il valore aggiunto per la comunità locale. L’evento non è solo un appuntamento culturale di alto livello, ma un vero e proprio motore di consapevolezza, capace di affrontare con coraggio le sfide del nostro tempo. Il festival incarna la visione culturale di Pesaro, una città che mira a coltivare relazioni significative, a promuovere il pensiero critico e a rafforzare il senso di appartenenza. L’anteprima in Piazza del Popolo si presenta come un’opportunità irrinunciabile per avviare un dialogo aperto e inclusivo, invitando tutti a lasciarsi ispirare dalla forza delle idee e a contribuire attivamente alla costruzione di un futuro più umano e sostenibile. La cura, in questa prospettiva, non è un atto isolato, ma un impegno collettivo che richiede un profondo ripensamento dei nostri valori e delle nostre pratiche.
Kum! Festival: Avere Cura, un’indagine sulla singolarità perduta.
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