La Quintana di Ascoli Piceno, un’esaltazione di storia, tradizione e fede, ha incoronato Luca Innocenzi, giovane cavaliere proveniente da Foligno, come vincitore del prestigioso palio in rappresentanza del sestiere di Porta Solestà.
L’evento, vibrante di energia e coinvolgimento popolare, si è svolto in onore della Madonna della Pace, patrona della città, e ha visto competere i cinque sestieri ascolani in una corsa di destrierzi carica di significato simbolico e atletico.
Innocenzi, a soli 24 anni, ha dimostrato abilità, coraggio e una profonda connessione con la Quintana, conquistando il palio con una performance memorabile.
La vittoria non è solo il riconoscimento di una cavalcata impeccabile, ma anche il frutto di un intenso allenamento, una preparazione psicofisica meticolosa e una dedizione assoluta alla tradizione secolare della Quintana.
Il Magnifico Messere, il sindaco Marco Fioravanti, ha officiato la cerimonia di premiazione, conferendo al cavaliere solestante e all’intero sestiere gialloblu il palio artistico realizzato dall’abile mano dell’artista ascolano Gabriele Viviani.
L’opera, simbolo tangibile della vittoria, incarna l’estetica e il valore storico della Quintana, rappresentando un legame indissolubile tra arte, sport e identità locale.
Un gesto particolarmente sentito è stata la consegna della “lancia” in memoria di Gianluca Ciannavei, stimato cavaliere ascolano scomparso prematuramente.
Questa “lancia”, simbolo di onore e ardimento, rappresenta un omaggio a un uomo che ha incarnato lo spirito della Quintana, un riconoscimento del suo contributo e un incoraggiamento per i cavalieri che lo seguiranno.
La Quintana di Ascoli Piceno è molto più di una semplice corsa di palio; è un rituale collettivo che celebra le radici storiche della città, perpetua un patrimonio culturale inestimabile e rafforza il senso di appartenenza alla comunità.
La vittoria di Luca Innocenzi, cavaliere di Foligno, è una testimonianza della forza di questa tradizione, un’occasione per rinsaldare i legami tra i sestieri e per proiettare lo sguardo verso il futuro, mantenendo intatta la passione e l’entusiasmo che animano ogni edizione della Quintana.
La vittoria, inoltre, sottolinea come la competizione possa trascendere i confini geografici, accogliendo talenti da altre terre e arricchendo il tessuto stesso della Quintana ascolana.