Marche: Alla Scoperta dei Depositi Archeologici Nascosti

## Riscoprire le Radici: “Patrimonio Invisibile – Depositi Aperti” e la Rivelazione del Substrato Archeologico MarchigianoL’iniziativa “Patrimonio Invisibile – Depositi Aperti”, promossa dalla Direzione regionale Musei nazionali Marche, rappresenta una svolta concettuale e operativa nel panorama museale italiano.
Ben oltre una semplice apertura al pubblico di spazi solitamente segregati, il progetto si configura come un’occasione unica per avvicinare i visitatori alla complessità del processo museale e per svelare il cuore pulsante di un patrimonio archeologico di straordinaria importanza, custodito all’interno del Museo Archeologico Nazionale (MAN) di Ancona.
Tradizionalmente, il MAN, come molti altri musei, ha offerto una visione parziale del suo ricco fondo, esibendo una selezione di reperti considerati più rappresentativi o significativi.
Dietro questa facciata pubblica, si estendono ampie aree di stoccaggio, i cosiddetti “depositi”, che ospitano una mole di manufatti che, pur essendo parte integrante del patrimonio marchigiano, rimangono inediti al pubblico.

“Patrimonio Invisibile – Depositi Aperti” rompe con questa consuetudine, aprendo le porte a questi ambienti, fino ad ora inaccessibili, per offrire una prospettiva inedita sulla ricchezza e la diversità della cultura materiale delle Marche.
L’operazione non si limita alla mera esposizione fisica dei reperti.

Si tratta di un progetto di mediazione culturale ambizioso, volto a demistificare il ruolo del museo e a coinvolgere attivamente il pubblico nel processo di ricerca, conservazione e interpretazione del patrimonio.
I visitatori avranno l’opportunità di osservare da vicino come i materiali vengono conservati, catalogati e studiati, comprendendo la complessità del lavoro dei restauratori, degli archeologi e dei curatori museali.

Questo approccio “dietro le quinte” offre una comprensione più profonda della storia delle Marche, che si estende ben oltre i manufatti in mostra.

I depositi archeologici sono veri e propri archivi della memoria collettiva, che raccontano storie di insediamenti preistorici, di commerci marittimi, di conquiste e di scambi culturali.
Ogni reperto, anche il più umile, può fornire indizi preziosi per ricostruire il passato e per comprendere l’evoluzione della società marchigiana nel corso dei millenni.

“Patrimonio Invisibile – Depositi Aperti” non è solo un’iniziativa di valorizzazione del patrimonio, ma anche un’occasione per promuovere la ricerca scientifica e per stimolare la creatività artistica.

La possibilità di accedere a un corpus così vasto di materiali offre agli studiosi nuove prospettive di indagine e agli artisti nuove fonti di ispirazione.

Inoltre, il progetto contribuisce a rafforzare il legame tra il museo e la comunità locale, rendendo il patrimonio archeologico un bene comune da proteggere e da valorizzare.

Attraverso visite guidate, laboratori didattici e attività di sensibilizzazione, i visitatori saranno chiamati a diventare custodi attivi della memoria marchigiana, contribuendo a diffondere la consapevolezza dell’importanza della conservazione del patrimonio culturale.
L’apertura dei depositi rappresenta quindi un investimento nel futuro, un impegno a preservare e a comunicare il ricco patrimonio delle Marche per le generazioni a venire.

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