Dal 18 ottobre al 14 dicembre 2025, il Palazzo dei Capitani a Ascoli Piceno si trasformerà in un omaggio vibrante alla figura di Gabriele Maria Pagnini, uno dei maestri indiscussi del ritratto fotografico contemporaneo.
Un’esibizione antologica di ampio respiro, resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Ascoli Piceno e al generoso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e del BIM Tronto, che celebra un artista capace di elevare il genere ritrattistico a forma d’arte di profonda introspezione.
L’Archivio Fotografico Italiano, in stretta collaborazione con la Famiglia Pagnini, curerà l’evento, affiancato da Ascoli da Vivere, Scintille – Associazione SocioCulturale e Virtuscoop – Società Cooperativa Sociale, che ne amplieranno la risonanza culturale.
La mostra non si limita a presentare un repertorio di fotografie, ma mira a ricostruire il percorso intellettuale e artistico di Pagnini, un osservatore acuto dell’animo umano che, tra gli anni Settanta e i primi anni Duemila, ha radicalmente reinterpretato il concetto di ritratto.
Lungi dall’essere una semplice rappresentazione esteriore, le sue immagini si propongono come finestre sull’interiorità dei soggetti, cogliendo sfumature emotive e rivelando la complessità della psiche umana.
Un corpus di oltre cento fotografie testimonierà questo viaggio profondo attraverso i volti iconici della cultura e dello spettacolo del nostro tempo: Federico Fellini, Andy Warhol, Italo Calvino, Wim Wenders, Roberto Benigni, Catherine Deneuve, Luciano Pavarotti, Roberto Rossellini, e molti altri protagonisti che hanno segnato la storia del XX e XXI secolo.
Questi volti, resi immortali dall’obiettivo di Pagnini, emergono da un contesto stilistico sofisticato, plasmato dalla sua profonda conoscenza della pittura e dalla sua sensibilità da reporter.
La loro presenza sulle pagine prestigiose di riviste come Vogue, L’Uomo Vogue, Harper’s Bazaar e Ritz Newspaper, ha contribuito a definire un’estetica caratterizzata da autenticità, eleganza e una palpabile intensità emotiva.
Come sottolineato dal celebre critico d’arte Federico Zeri, Pagnini ha creato opere di “rara sostenutezza formale e ancor più rara penetrazione psicologica”, un bilanciamento virtuoso tra rigore tecnico e profonda comprensione dell’essere umano.
Il suo approccio, che fonde la sensibilità dell’artista con l’acutezza dello sguardo documentaristico, ha generato ritratti capaci di svelare verità nascoste, di catturare momenti di vulnerabilità e di rivelare la ricchezza interiore dei suoi soggetti.
L’evento inaugurale, sabato 18 ottobre alle ore 16:30, sarà arricchito da una conferenza dal titolo “Rappresentare l’Altro: il ritratto tra arte ed estetica”, che offrirà una chiave di lettura critica del lavoro di Pagnini.
A seguire, l’apertura ufficiale della mostra e un raffinato aperitivo contribuiranno a creare un’atmosfera di celebrazione e dialogo culturale nelle maestose sale del Palazzo dei Capitani.