Il Piceno Cinema Festival non si configura semplicemente come un evento itinerante, ma si articola come un vero e proprio progetto culturale radicato nel tessuto del territorio marchigiano, un’espressione dinamica che germoglia dalle comunità locali e si evolve in un dialogo continuo.
La quarta edizione, culminata al Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno, ha segnato un punto di svolta, consolidando l’identità del festival con tre primati significativi a livello nazionale: la prima rassegna interamente itinerante, il primo concorso dedicato alla creatività generativa attraverso l’Intelligenza Artificiale e l’introduzione innovativa di un conduttore virtuale, Settimio, a testimonianza della volontà di abbracciare le nuove frontiere della narrazione.
Il percorso del festival, orchestrato dall’associazione Gli O’scenici Aps in collaborazione con l’Accademia Aifas, ha preso avvio ad aprile con un programma dedicato alle scuole, estendendosi poi in un’itineranza autunnale attraverso sette comuni del Piceno.
La serata conclusiva, un galà elegante e coinvolgente, ha celebrato i talenti emergenti e affermati, premiando le opere più significative con il prestigioso PCF25 e un riconoscimento speciale per il miglior lavoro realizzato con intelligenza artificiale.
L’apertura verso una dimensione internazionale è stata resa possibile grazie alla collaborazione con il regista e produttore francese Matias De Sà Moreira, che ha promosso uno scambio artistico prezioso e arricchente.
La serata, guidata con maestria da Luca Sestili, si è aperta con l’inedita presenza del conduttore virtuale Settimio e il caloroso saluto dell’assessore agli Eventi di Ascoli, Gianni Silvestri.
L’ambito premio AI Innovation Award è stato conferito a “Mecrè” di Nicola Guarino, un’opera che esplora le potenzialità creative dell’IA nel linguaggio cinematografico.
Il titolo di miglior cortometraggio del festival è stato attribuito a “Quello che non ti ho detto” dei fratelli Massimo e Flavio Bulgarelli, un film interpretato da Giorgio Colangeli che ha saputo emozionare il pubblico con la sua narrazione intensa e coinvolgente.
L’Agricinema Award ha riconosciuto “La vecchia lampada”, valorizzandone la capacità di restituire un’immagine autentica e profonda del territorio, elevandola a gesto culturale di grande valore.
La sezione “Cinema e Inclusione”, insignita del prestigioso Premio di Rappresentanza della Camera dei Deputati, ha visto protagonista l’attore Niccolò Scarnato, testimoniando l’impegno del festival verso una narrazione accessibile e rappresentativa della diversità.
Il Premio Parental Experience, dedicato al miglior cortometraggio estero, è stato attribuito all’opera francese “Zero Gradi”, segno dell’attenzione riservata alle nuove sensibilità e ai nuovi linguaggi provenienti dall’Europa.
Un confronto stimolante tra il regista Giuseppe Piccioni e il presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini, ha offerto una riflessione sullo stato attuale del cinema italiano, sottolineando come il Piceno Cinema Festival rappresenti un modello virtuoso di coesione territoriale e innovazione culturale, capace di creare nuove opportunità e di promuovere il talento locale nel panorama nazionale e internazionale.
Il festival, lungi dall’essere una semplice vetrina cinematografica, si configura come un laboratorio di idee, un luogo di incontro e di scambio, un motore di sviluppo culturale per l’intero territorio piceno.







