Popsophia: MeGa, la galleria virtuale che interroga il futuro.

Popsophia ha inaugurato a Pesaro un paradigma inedito nell’esperienza artistica, culminando con la presentazione di MeGa (Meta Gallery), una galleria virtuale immersiva dedicata all’esplorazione concettuale della Soglia.

Passages, la quattro giorni di eventi che ha segnato il debutto di MeGa, non è stato semplicemente un’esibizione, ma un vero e proprio laboratorio di pensiero, una congiunzione tra filosofia contemporanea, creazione digitale e ingegneria informatica.
MeGa rappresenta un’evoluzione radicale per il festival, che per quindici anni ha tracciato una rotta pionieristica nel tradurre concetti filosofici in opere artistiche tangibili.
La galleria virtuale, accessibile attraverso visori VR, trascende le limitazioni dello spazio fisico, creando un ambiente dinamico e interattivo in cui i visitatori sono immersi in un paesaggio concettuale plasmato da algoritmi e immaginazione.
La direttrice artistica di Popsophia, Lucrezia Ercoli, ha sottolineato l’urgenza di questa nuova frontiera.

In un’epoca definita dalla pervasività dell’intelligenza artificiale, dalla potenza dell’immagine digitale e dalla crescente ubiquità della realtà virtuale, la filosofia non può più rimanere confinata nei suoi canali tradizionali.
MeGa è un tentativo di dialogare con questi nuovi linguaggi, di comprenderne le implicazioni e di utilizzarli per esplorare le complesse questioni che plasmano la nostra esistenza.
La Soglia, tema centrale della prima stagione di MeGa, non è intesa in senso puramente architettonico, ma come un concetto trasversale che interroga i confini tra realtà e simulazione, tra corpo e spirito, tra umano e macchina.
È il punto di passaggio tra il noto e l’ignoto, tra il passato e il futuro, un invito all’esplorazione e alla trasformazione.

L’architettura di MeGa non è statica; è progettata per essere modulare e adattabile, in grado di evolversi e accogliere nuove opere e nuove prospettive.
Il 2026 vedrà un nuovo capitolo di questa avventura intellettuale con una tappa a Bologna, dove la galleria virtuale accoglierà un nuovo ciclo di opere e stimoli concettuali, continuando a interrogare i limiti della percezione e della comprensione nell’era digitale.

L’ambizione è quella di creare uno spazio di apprendimento e di creazione condiviso, un luogo dove la filosofia, l’arte e la tecnologia si incontrano per dare forma a nuove narrazioni e nuove possibilità.

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