lunedì 20 Ottobre 2025
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Restauro a porte aperte: Leopardi e documenti preziosi a Recanati.

Il Museo Civico di Villa Colloredo Mels, cuore pulsante del patrimonio culturale recanatese, apre le sue porte a una straordinaria finestra sul mondo del restauro.
Domani, 18 ottobre, si inaugura un cantiere aperto al pubblico, un’occasione rara e preziosa per testimoniare in prima persona le delicate operazioni di conservazione che interesseranno tre documenti di inestimabile valore, testimonianze cruciali del percorso leopardiano e della storia comunale.

Il fulcro dell’intervento sarà una lettera autografa di Giacomo Leopardi, risalente al 1833, un manufatto fragile e complesso che richiede un’attenzione meticolosa.
L’operazione di restauro si concentrerà sulla sua ricomposizione, attualmente frammentato in più fogli, per restituirlo alla sua integrità originale.
Questo processo, solitamente celato dietro le porte delle botteghe dei restauratori, sarà ora accessibile a visitatori e appassionati.

La ditta recanatese Relic, esperta nel campo del restauro del patrimonio culturale, guiderà il lavoro, illustrando le tecniche e le sfide che si presentano durante l’intervento conservativo.
Il team di restauratori, con la propria competenza e sensibilità, condividerà le proprie conoscenze, svelandole al pubblico attraverso spiegazioni chiare e coinvolgenti.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare alla complessità del restauro, una disciplina che coniuga rigore scientifico, abilità manuale e profondo rispetto per l’opera d’arte.
La presenza di autorità locali – il sindaco Emanuele Pepa, l’assessore alla Cultura Ettore Pelati, il direttore del Sistema Museale Luigi Petruzzellis – insieme al Soprintendente Archivistico e Bibliografico delle Marche, Benedetto Luigi Compagnoni, sottolinea l’importanza di questa iniziativa, che si configura come un evento di rilevanza regionale.
L’apertura del cantiere al pubblico rappresenta un impegno concreto del Comune di Recanati a promuovere la trasparenza e l’accessibilità al patrimonio culturale, valorizzando al contempo il ruolo del restauro come processo attivo di conservazione della memoria collettiva.

Oltre alla lettera leopardiana, saranno trattati altri due documenti, il cui restauro si focalizzerà sulla stabilizzazione delle condizioni conservative e sul miglioramento della leggibilità, garantendo la loro fruibilità per le generazioni future.

Questa iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio documentario comunale, mirato a renderlo più accessibile e comprensibile al pubblico, contribuendo alla riscoperta di un passato ricco di storia e di significato.

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