Rilancio dell’identità marchigiana: un’offerta turistica integrata tra San Severino Marche, Filottrano e CingoliUn’ambiziosa iniziativa prende forma nelle profondità dell’entroterra marchigiano, con l’obiettivo di infondere nuova vitalità a tre borghi di eccezionale valore storico, artistico, ambientale e paesaggistico: San Severino Marche, Filottrano e Cingoli.
Il progetto, promosso congiuntamente dai Comuni e sostenuto da un investimento regionale di 110 milioni di euro, si propone di trasformare queste realtà in fulcri di sviluppo turistico e socio-economico, valorizzando un patrimonio culturale e naturalistico spesso relegato ai margini.
La Regione Marche, attraverso il bando “Borgo Accogliente”, riconosce nel borgo storico il custode dell’identità più autentica del territorio.
Questo investimento non è concepito come un semplice intervento infrastrutturale, ma come un atto di fiducia nella capacità delle comunità di generare crescita e innovazione, preservando al contempo le tradizioni e le peculiarità che rendono uniche queste terre.
Il progetto congiunto di San Severino, Cingoli e Filottrano incarna perfettamente questa visione, promuovendo un approccio integrato che coniuga la tutela del patrimonio con la creazione di opportunità per le nuove generazioni.
L’iniziativa non si limita alla riqualificazione fisica degli spazi pubblici, ma abbraccia un’ampia gamma di interventi strategici.
Si punta a migliorare l’accessibilità e la fruibilità di piazze e palazzi storici, con un focus particolare sul cicloturismo, un segmento di mercato in forte crescita, e sullo sviluppo di infrastrutture digitali per promuovere il territorio a livello nazionale e internazionale.
Un elemento cruciale è la formazione di operatori turistici qualificati, in grado di interpretare e valorizzare al meglio il patrimonio locale.
San Severino Marche, in qualità di Comune capofila, guida il processo, garantendo una gestione sinergica delle risorse e un coordinamento efficace tra le diverse componenti del progetto.
L’attenzione per il Borgo di Elcito, soprannominato il “Tibet delle Marche” per la sua altitudine e la sua posizione isolata, è emblematica di questa strategia.
La trasformazione di un edificio pubblico dismesso in un infopoint e una “Casa degli artisti” mira a rivitalizzare Elcito, aprendolo a un turismo lento e naturalistico che rispetti l’ambiente e le tradizioni locali.
Il recupero del fontanile-lavatoio pubblico, elemento cruciale della vita sociale del borgo, è un atto di riscoperta di un patrimonio immateriale spesso trascurato.
Cingoli, con la creazione di un “Hotel Didattico” in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Varnelli, si focalizza sulla formazione di giovani operatori turistici e sulla promozione dell’albergo diffuso, un modello di ospitalità sostenibile che permette di valorizzare le strutture ricettive presenti nel territorio.
Filottrano, con la riqualificazione di Largo Bramante, mira a creare uno spazio pubblico fruibile da residenti e visitatori, privilegiando la mobilità dolce e pedonale.
In definitiva, il progetto rappresenta un investimento strategico per il futuro dell’entroterra marchigiano, un impegno concreto per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico, la creazione di opportunità di lavoro e la promozione di un turismo sostenibile e responsabile.
È un’occasione unica per riscoprire le radici dell’identità marchigiana e per costruire un futuro prospero per le comunità locali.