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Ritorno alla luce: Macerata ritrova la sua Madonna con Bambino

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Il ritorno alla luce della *Madonna con Bambino e Santi*, maestosa tavola pittorica risalente al primo Rinascimento italiano e attribuita alla bottega di Giovanni di Corraduccio, segna un evento di profondo significato per Macerata e per l’intero panorama artistico marchigiano.
Danneggiata dal devastante sisma del 2016, l’opera è stata oggetto di un complesso e minuzioso intervento di restauro, culminato nel suo rientro a Palazzo Buonaccorsi, dove sarà presentata ufficialmente al pubblico il 17 dicembre.

Questa restituzione non è semplicemente il recupero di un bene culturale, ma un potente simbolo di resilienza e speranza per una comunità che ha subito ferite profonde.

Il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessora alla Cultura Katiuscia Cassetta, il soprintendente Giovanni Issini e il direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro, Luigi Oliva, saranno presenti alla cerimonia, aprendo una riflessione sul significato storico e culturale dell’iniziativa.

A seguire, Francesca Capanna, restauratrice conservatrice dell’ICR, e Pierluigi Moriconi, storico dell’arte, illustreranno il percorso di recupero, svelando le sfide tecniche e le scelte critiche che hanno guidato il lavoro.

Un lavoro che ha visto la partecipazione attiva di Teresa Mascolo, restauratrice coordinatrice, e del team di docenti e studenti della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’ICR, affiancati dalla responsabile del Servizio Musei, Giuliana Pascucci.

L’intervento di restauro, finanziato con 3 milioni di euro dal Ministero della Cultura nell’ambito di un progetto più ampio dedicato alle opere mobili danneggiate dal sisma e conservate presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, ha richiesto una ricostruzione puntuale delle lacune pittoriche, tenendo conto delle specifiche tecniche e dei materiali originari.
L’analisi approfondita ha permesso di confermare l’ipotesi che l’opera abbia avuto origine a Camerino, un dettaglio significativo evidenziato dalla presenza di San Venanzio, santo patrono della città universitaria.

La *Madonna con Bambino e Santi* non è solo un esempio di maestria artistica, ma anche una rara interpretazione della Consegna delle Chiavi a San Pietro ad opera del Bambino Gesù, un episodio biblico di notevole importanza teologica e iconografica.
La sua attribuzione a Giovanni di Corraduccio, un artista attivo nel panorama artistico del Quattrocento marchigiano, ne accresce ulteriormente il valore storico e artistico.
La presentazione pubblica rappresenta un’occasione unica per approfondire la complessità del processo di conservazione e valorizzazione, e per celebrare la collaborazione sinergica tra istituzioni, esperti e giovani talenti impegnati nella salvaguardia del patrimonio artistico italiano.
Un patrimonio che, attraverso il restauro, risorge a testimonianza della capacità di una comunità di superare le avversità e di guardare al futuro con fiducia.

Il rientro di questa opera iconica rappresenta un tassello fondamentale nella ricostruzione non solo fisica, ma anche culturale e identitaria della città di Macerata.

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