Il Rossini Opera Festival (ROF) si conferma protagonista nel panorama lirico internazionale, giungendo per la sesta volta tra le sei nomination ai prestigiosi International Opera Awards 2024, nella categoria “Festival”.
Questo riconoscimento, spesso definito l’Oscar della musica lirica mondiale, testimonia l’impegno costante e la visione artistica che contraddistinguono il Festival, nato con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare il vasto e complesso universo operistico di Gioachino Rossini.
La cerimonia di premiazione, che si svolgerà il 13 novembre presso la Stavros Niarchos Hall di Atene, rappresenta un momento significativo per l’intera comunità operistica.
Il ROF si confronta in questa competizione con festival di spicco come l’Innsbruck Festival of Early Music, il Janáček Brno Festival, il Munich Opera Festival, l’Opera Forward Festival di Amsterdam e l’Opera Theatre di Saint Louis, ciascuno portatore di un’identità culturale e artistica specifica.
Questa selezione di festival finalisti riflette la diversità e la ricchezza dell’offerta lirica contemporanea.
“Siamo profondamente orgogliosi di questa nomination,” ha dichiarato il Sovrintendente Ernesto Palacio, sottolineando come questo riconoscimento non sia un evento isolato, ma il risultato di un lavoro continuo e appassionato.
Il ROF si distingue per la capacità di coniugare ricerca storica, innovazione scenica e valorizzazione del talento artistico, contribuendo a rinnovare l’immagine dell’opera rossiniana e ad ampliarne il pubblico.
Un elemento centrale del successo del ROF è l’attenzione dedicata alla riscoperta di opere dimenticate o trascurate del catalogo rossiniano, spesso accompagnata da un approccio registico originale e stimolante.
Il successo dello spettacolo “Ermione”, interpretato magistralmente dalla soprano Anastasia Bartoli e diretto da Johannes Erath, ha contribuito in modo significativo a questo riconoscimento, culminando nell’ambito Premio Abbiati come miglior spettacolo dell’anno.
La scelta di interpreti e registi di alto livello, spesso provenienti da diverse discipline artistiche, testimonia la volontà di creare un’esperienza teatrale coinvolgente e multisensoriale.
Essere tra i sei festival finalisti è già di per sé un traguardo notevole, ma l’aspettativa di vittoria alimenta la passione e l’entusiasmo del team del ROF, che si impegna costantemente a elevare il livello dell’offerta operistica e a promuovere la cultura rossiniana nel mondo.
Gli International Opera Awards, istituiti nel 2012, rappresentano un benchmark di eccellenza per il settore lirico, premiando non solo le performance artistiche, ma anche l’innovazione, la sostenibilità e l’impatto culturale delle diverse iniziative.
Il ROF ha già avuto l’onore di ricevere il premio per il “Best Rediscovered Work” nel 2015, con la produzione di “Aureliano in Palmira” curata da Mario Martone, e si è distinto in passato con ulteriori due nomination nel 2014, sottolineando la sua continua influenza nel panorama operistico globale.
La storia del ROF è quindi un percorso continuo di riscoperta, innovazione e impegno verso la valorizzazione del genio rossiniano.