Il ritorno di “La Cambiale di Matrimonio” al Rossini Opera Festival 2024 non è una semplice ripresa, ma una vera e propria rinascita scenica.
L’opera buffa, composta da Rossini a soli diciotto anni, ha subito le limitazioni imposte dalle circostanze del 2020, quando fu rappresentata a Pesaro nel contesto del Covid.
Le restrizioni, imposte dal distanziamento e dalla necessità di moderare la recitazione, avevano inibito la piena espressione del dramma comico e degli slanci amorosi che caratterizzano l’opera.
Anche la successiva rappresentazione a Muscat, in Oman, pur accolta con entusiasmo, necessitò di un’adeguata sensibilità culturale che imponeva cautele nell’esuberanza emotiva e scenica, con conseguente revisione di alcuni elementi registiche.
Ora, il regista Laurence Dale, ex tenore e allievo di Peter Brook, ha la possibilità di realizzare pienamente la sua visione, restituendo allo spettacolo la vitalità e la freschezza che gli appartengono.
La messinscena, ambientata in una residenza inglese in stile cartolina, si immerge nella Londra del 1809, l’epoca di Lord Brummel, figura emblematica del dandismo e dell’eleganza maschile.
Questa scelta, motivata da una frase rivelatrice del personaggio di Tobia Mill, che definisce Edoardo “troppo giovane e troppo moderno,” permea ogni aspetto dello spettacolo, dagli arredi ai costumi, creando un labirinto visivo che riflette l’intricata trama amorosa.
La breve partitura, composta nel 1810, rivela già la maestria di Rossini, con una compattezza musicale che evoca Mozart e Haydn, ma con una velocità e un’energia inconfondibili.
Il direttore d’orchestra Christopher Franklin, alla guida della Filarmonica Gioachino Rossini, saprà cogliere la sottile alternanza tra momenti farseschi e scene di intenso romanticismo, esaltando l’umorismo e la dolcezza dell’opera.
Il cast di voci brillanti include Paola Leonci (Fannì), Pietro Spagnoli (Tobia Mill), Jack Swanson (Edoardo Milfort), Mattia Olivieri (Slook), Ramiro Maturana (Norton) e Inés Lorans (Clarina), completato dai costumi suggestivi di Gary McCann.
In abbinamento a “La Cambiale di Matrimonio”, il Rof presenterà “Les Soirées Musicales”, una raccolta di otto ariette e quattro duetti per voce e pianoforte, composti da Rossini a Parigi nel 1835 per intratteneri i salotti aristocratici.
Queste composizioni, divenute un modello per il genere del canto da camera, si basano su trame sentimentali e quadri caratteristici, e verranno eseguite nella versione orchestrale di Fabio Maestri, con un cast composto da Vittoriana De Amicis, Andrea Niño, Paolo Nevi e Gurgen Baveyan.
Questo connubio di opere offre al pubblico un’immersione completa nel mondo musicale di Rossini, celebrando la sua versatilità e il suo genio innovativo.
L’evento si configura dunque come una celebrazione del compositore pesarese, capace di coniugare leggerezza, eleganza e profonda sensibilità artistica.