domenica 5 Ottobre 2025
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Sala Malatestiana: un viaggio nella storia e identità di Fano.

La Sala Malatestiana: un crogiolo di identità, memoria e innovazione culturale a FanoL’apertura della Sala Malatestiana, all’interno del Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, rappresenta un momento cruciale per la città di Fano e per la riscoperta di un’epoca formativa della sua identità.
Più che una semplice esposizione, la Sala Malatestiana si configura come un vero e proprio progetto culturale, un’immersione nella storia e nel patrimonio materiale legato alla Signoria dei Malatesta (1355-1463), un periodo cruciale che ha plasmato l’urbanistica, l’economia e le arti cittadine.

La cerimonia inaugurale, preceduta dalla presentazione del progetto presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, ha visto la partecipazione di figure istituzionali e culturali di spicco: il sindaco Luca Serfilippi, l’assessora alla Cultura Lucia Tarsi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Giorgio Gragnola, la presidente del Soroptimist Club di Fano Maria Cleofe Contardi, e Anna Falconi, luminare del Centro Internazionale di Studi Malatestiani.

La loro presenza testimonia l’importanza strategica che l’amministrazione attribuisce alla valorizzazione del patrimonio storico locale e alla promozione di una cultura partecipativa.
La Sala Malatestiana è frutto di un’iniziativa corale, un’armoniosa collaborazione tra l’amministrazione comunale, il Centro Internazionale di Studi Malatestiani, l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, la Deputazione di Storia Patria per le Marche, il Gruppo Storico Malatestiano La Pandolfaccia e il Soroptimist International d’Italia – Club di Fano.
Questa rete di competenze e passioni ha permesso di riunire, per la prima volta, un insieme di documenti e materiali di inestimabile valore storico-artistico.

Il percorso espositivo offre uno sguardo privilegiato su un’epoca caratterizzata da un fervore culturale e militare unico, testimoniato da reperti come medaglie, monete, armi, e il significativo farsetto di Pandolfo III Malatesti, elementi che dialogano con una ricca selezione di reperti ceramici e lapidei.
L’allestimento mira a restituire l’immagine di una corte malatestiana cosmopolita e raffinata, un punto di riferimento per le innovazioni nell’arte militare rinascimentale.
La Sala Malatestiana non si limita a esporre artefatti; vuole illustrare come la Signoria dei Malatesta abbia contribuito a forgiare una forte identità statale, attraverso un uso sapiente di simbologie e araldiche che ancora oggi risuonano nel tessuto urbano e culturale di Fano.

La scelta di allocare la nuova sezione espositiva negli spazi del piano rialzato della Sala Morganti sottolinea la volontà dell’amministrazione di conferire alla mostra la massima visibilità e di onorare la storia malatestiana, pilastro fondamentale dell’identità civica.
L’inaugurazione assume un significato ancora più profondo, coincidiendo con l’anniversario della morte di Pandolfo III Malatesti, figura chiave della storia fanese, e rientrando nel programma celebrativo del ventennale del Soroptimist Club di Fano.

“La Sala Malatestiana è un progetto che incrocia storia, cultura e identità cittadina,” ha dichiarato il sindaco Serfilippi, evidenziando il suo ruolo di collante tra passato e presente, di motore di sviluppo culturale e di strumento di valorizzazione del territorio.

Un luogo che non solo rievoca un capitolo essenziale della storia di Fano, ma lo interpreta in chiave contemporanea, grazie a un’azione sinergica tra istituzioni, studiosi e associazioni, un impegno che proietta la città verso un futuro ricco di consapevolezza e orgoglio.

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