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Torosyan a Pesaro: un concerto per salutare il Rossini Opera Festival

Il sipario si chiuderà sul 46° Rossini Opera Festival con un concerto eccezionale, domani 20 agosto al Teatro Rossini di Pesaro (ore 15.30), che vedrà protagonista la celebre soprano armena Hasmik Torosyan.

Il pubblico avrà l’opportunità di ammirare nuovamente una cantante che ha già incantato il festival in passato, nel 2014 nei panni di Corinna e Maddalena ne *Il Viaggio a Reims* e nel 2015 interpretando Lisetta ne *La gazzetta*.

Accompagnata al pianoforte dal maestro Giulio Zappa, Torosyan offrirà una selezione di brani che spaziano tra i confini del belcanto italiano, della lirica francese e dei primi capolavori del tardo romanticismo.

Il concerto non si limiterà a celebrare l’eredità rossiniana, ma si configurerà come un viaggio emozionante attraverso il panorama operistico europeo, mettendo in luce la versatilità vocale e interpretativa di Torosyan.
Si partirà con la drammatica e appassionata *Scena e Romanza* di Giulietta, tratta da *I Capuleti e i Montecchi*, per poi proseguire con l’intensa malinconia della *Scena e Aria* di Amina, estratta da *La sonnambula* di Bellini, un’opera che esplora la fragilità psichica e il mistero del sogno.
La prima parte del concerto si arricchirà con suggestioni esotiche grazie a *Ma vie a son secret, Adieux de l’hôtesse arabe* e *Comme autrefois* di Bizet, brani che evocano atmosfere orientali e riflettono un’inquietudine interiore.
La seconda parte del concerto sarà dedicata a compositori che hanno saputo cogliere l’essenza del sentimento umano con una sensibilità unica.

Le *Trois Romances sans paroles* di Fauré, con la loro raffinata melodia e la loro atmosfera intimista, si accompagneranno alla struggente *Aria di Maria* *Oh nube, che lieve* tratta da *Maria Stuarda* di Donizetti, un’opera che indaga la complessità dei rapporti umani e la forza del perdono.

Non mancherà un estratto dai *Péchés de vieillesse* di Schubert, un’opera che riflette sulla fugacità del tempo e la nostalgia per la giovinezza, concludendosi con la commovente *Cavatina di Amenaide* *Come dolce all’alma mia*, tratta da *Tancredi* di Rossini, un’opera che celebra l’amore e il sacrificio.

Nata a Yerevan, capitale dell’Armenia, Hasmik Torosyan vanta un palmares prestigioso, testimoniando il suo talento eccezionale: primo premio e medaglia d’oro al Concorso Gasparyan, il Premio del Presidente per giovani cantanti d’Armenia e il primo premio al Concorso Musica Sacra.

Il suo repertorio, vastissimo e ambizioso, spazia da ruoli virtuosistici come Ilia in *Idomeneo* e Regina della Notte ne *Il Flauto Magico* a interpretazioni intense e drammatiche come Mimì nella *Bohème*, Lucia di Lammermoor, Adina nell’Elisir d’amore, Norina in Don Pasquale, Violetta nella Traviata, Gilda in Rigoletto e Amina nella Sonnambula.
La sua carriera l’ha portata a esibirsi nei più importanti teatri del mondo, dal Comunale di Bologna al Teatro Colón di Buenos Aires, passando per la Staatsoper di Amburgo, il Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e il New National Theatre di Tokyo.

I suoi recenti impegni, tra cui un *Rigoletto* a Tokyo, una *Mimì* all’Armenian National Opera e una *Traviata* al Festival di Caracalla, testimoniano la sua costante presenza nei più prestigiosi palcoscenici internazionali.

Il concerto di domani a Pesaro rappresenta un’occasione imperdibile per apprezzare l’arte di una soprano di straordinario talento, capace di trasmettere al pubblico emozioni profonde e indimenticabili.

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