mercoledì 27 Agosto 2025
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Turismo nelle Marche: Bivio, Sprechi e Urgente Cambiamento

Le Marche si trovano a un bivio cruciale, con un turismo che fatica a decollare e rischia di compromettere il futuro economico regionale.

La regione si posiziona in coda per quanto riguarda gli arrivi turistici internazionali, un dato allarmante che, come evidenziato da Matteo Ricci, riflette una profonda inefficienza strategica.

Francesco Ameli, segretario provinciale del Pd di Ascoli Piceno e aspirante regionale, sottolinea che la problematica non è semplicemente figlia di una congiuntura sfavorevole, ma piuttosto di una carenza strutturale di visione e di capacità di implementazione.
L’esperienza di ATIM (Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione) si configura come emblema di questa gestione deficitaria.
L’ingente investimento di 12 milioni di euro in due anni non ha prodotto risultati tangibili, configurandosi come un esempio di spreco di risorse pubbliche.

La denuncia di Ameli non è limitata alla sola ATIM: il Piceno, in particolare, è stato trascurato, privo di iniziative significative in grado di stimolare il settore.

L’episodio della delegazione regionale al Festival di Sanremo, con la presenza, tra gli altri, della Direttrice dell’AST di Ascoli, rappresenta un ulteriore sintomo di una politica turistica sbilenca, orientata a operazioni di immagine di scarso impatto reale.
Si tratta di un approccio che privilegia la visibilità effimera e le campagne promozionali superficiali a discapito di interventi di promozione territoriale mirati e strutturati.
L’andamento negativo del settore si manifesta con una riduzione delle strutture ricettive, un senso di abbandono che affligge gli operatori turistici e una stagnazione dei flussi turistici.

Per invertire questa tendenza, è necessario un cambio di paradigma radicale, una rottura con il passato.

Ameli invita a superare la retorica e gli slogan vuoti, proponendo un investimento concreto nel “buon vivere” all’italiana, inteso come qualità della vita, tradizioni enogastronomiche, paesaggi suggestivi e patrimonio culturale.
È fondamentale sostenere eventi culturali e sportivi di richiamo nazionale e internazionale, che sappiano proiettare l’immagine delle Marche nel mondo.
La promozione turistica deve evolvere verso un modello “esperienziale”, in grado di offrire ai visitatori non solo la scoperta di luoghi, ma anche l’immersione in culture, la partecipazione a eventi, il contatto con le comunità locali.

Questa strategia richiede una programmazione a lungo termine, una visione condivisa tra tutti gli attori del territorio (pubblico, privato, associazioni), e una capacità di adattamento alle nuove tendenze del mercato turistico globale.
Solo attraverso un approccio strategico e integrato, il turismo potrà tornare ad essere il motore di crescita e sviluppo economico che le Marche meritano.

L’obiettivo non è semplicemente attirare visitatori, ma costruire un turismo sostenibile, che preservi l’identità regionale e contribuisca al benessere delle comunità locali.

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