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Urbino l’Expo: Metaverso Raffaello, un connubio tra arte, musica e innovazione.

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La conclusione dell’Urbino l’Expo, arricchita dalla presentazione del pionieristico Progetto Metaverso Raffaello, si è concretizzata sabato sera al Teatro Sanzio con un evento di richiamo culturale, ospitato dal Conservatorio G.

Rossini di Pesaro.

Il Presidente del Conservatorio, Paolo De Biagi, ha introdotto la serata, delineando le fondamenta, la complessa architettura e le ambiziose finalità del progetto, concepito per amplificare l’influenza internazionale delle istituzioni accademiche partecipanti e per stimolare una profonda trasformazione delle loro pratiche.
Il Metaverso Raffaello rappresenta una collaborazione sinergica tra il Conservatorio Rossini, il Conservatorio di Fermo, l’Università degli Studi di Urbino, l’Accademia delle Belle Arti di Urbino e l’Accademia Poliarte di Ancona.
Queste istituzioni, co-autrici dell’iniziativa, hanno non solo elaborato e proposto il progetto, ma lo hanno anche visto approvato, impegnandosi a portarlo a termine entro il 31 marzo 2026.
L’approccio interdisciplinare e la visione condivisa testimoniano un impegno collettivo verso l’innovazione e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Il concerto conclusivo, curato dal Conservatorio Rossini, ha offerto un’interpretazione musicale suggestiva del tema raffaelliano.
Il direttore Fabio Masini ha presentato il programma sinfonico-corale, che ha visto l’Orchestra Sinfonica Rossini, in parte composta da talentuosi studenti del Conservatorio, e il Coro Filarmonico Rossini, impegnati nell’esecuzione di due composizioni originali dedicate al celebre artista urbinate.
La serata si è aperta con una cantata di Lauro Rossi, compositore marchigiano, per solisti, coro e orchestra, magistralmente diretta da Lamberto Lugli.

L’opera, ricca di suggestioni e riferimenti iconografici, ha saputo evocare l’atmosfera del Rinascimento e la grandezza dell’arte raffaelliana.

A seguire, l’esecuzione della Sinfonia Raphael di Michele Mangani, guidata dal compositore stesso, ha concluso il concerto, offrendo una prospettiva contemporanea e dinamica sul genio creativo di Raffaello.
L’iniziativa si configura come un esempio concreto di come la musica, l’arte e la tecnologia possano convergere per promuovere la cultura e l’innovazione, proiettando il nome di Urbino e dei suoi partner accademici verso un futuro di crescita e di riconoscimento internazionale.

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