Trent’anni di impegno a sostegno dell’artigianato marchigiano: un traguardo celebrato a Pesaro, durante l’evento dedicato all’Ente Bilaterale Artigianato Marche (Ebam), guidato dalla direttrice Cinzia Marincioni. Un’occasione per ripercorrere un percorso di crescita e innovazione, che ha visto l’erogazione di quasi 9,6 milioni di euro, tradotti in 21.444 pratiche evase, e un impatto socio-economico significativo per migliaia di imprese e lavoratori.I numeri parlano chiaro: dal 2016 al 2024, Ebam ha destinato oltre 240 milioni di euro in interventi mirati, coinvolgendo 21.068 aziende e supportando l’occupazione di 86.804 dipendenti. Un capitale umano e industriale che rappresenta il cuore pulsante di un settore cruciale per l’economia regionale. L’artigianato marchigiano, vero motore di sviluppo, vede oggi 11.902 aziende affiliate a Ebam e impiega 65.686 lavoratori, con una media di 5,5 occupati per impresa.L’analisi dei dati rivela una stratificazione settoriale con la meccanica che si conferma area contrattuale preponderante (4.229 aziende), seguita dai servizi alla persona e dal comparto moda, settori in rapida evoluzione che richiedono un’attenzione particolare. L’impegno di Ebam si articola in due direttrici principali: il potenziamento della competitività aziendale attraverso investimenti in innovazione tecnologica e la creazione di opportunità di occupazione aggiuntiva, e il rafforzamento del benessere dei lavoratori attraverso assegni di studio, contributi sanitari e sostegno scolastico.Il presidente Riccardo Battisti ha sottolineato come il lavoro svolto dall’ente bilaterale si configuri come un catalizzatore per il miglioramento continuo di imprese e lavoratori, mobilitando risorse derivanti dall’accordo interconfederale. Un sistema che, come evidenziato, interessa una famiglia marchigiana su quattro, testimoniando la sua pervasività e l’importanza strategica per il tessuto sociale.Massimo Giacchetti, vicepresidente di Ebam, ha poi posto l’accento su una sfida imprescindibile: il ricambio generazionale. Per garantire la sopravvivenza e la prosperità dell’artigianato marchigiano, è imperativo rendere le imprese più attrattive per i giovani, offrendo percorsi di carriera stimolanti, garanzie di sicurezza e un ambiente di lavoro equilibrato. In quest’ottica, Ebam si impegna a investire in una formazione professionale di alto livello e a sviluppare politiche di welfare contrattuale che rispondano alle esigenze di una nuova generazione di lavoratori. Il futuro dell’artigianato marchigiano si gioca, dunque, sulla capacità di attrarre e trattenere i talenti, costruendo un ponte tra tradizione e innovazione.
30 anni di sostegno all’artigianato marchigiano: un traguardo da celebrare
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