- pubblicità -

Ancona: Gabrielli infiamma la CGIL, chiede revisione manovra.

- PUBBLICITA -

L’appello alla revisione della manovra finanziaria del governo risuona forte dalle vie di Ancona, dove la Segretaria Nazionale della CGIL, Maria Grazia Gabrielli, ha infiammato la manifestazione regionale indetta per lo sciopero generale.

Un segnale di profonda dissenso che coinvolge l’intero tessuto lavorativo, pubblico e privato, evidenziando una frattura crescente tra le politiche governative e le reali necessità del Paese.

La manovra in questione, secondo Gabrielli, si configura come un errore strutturale, un tradimento delle aspettative dei lavoratori, dei pensionati e delle famiglie italiane.
La priorità accordata agli investimenti militari, a fronte di una cronica carenza di risorse destinate ai servizi essenziali, rivela una visione distorta delle priorità nazionali.

La sanità pubblica, l’istruzione a tutti i livelli, la ricerca scientifica e l’adeguatezza delle pensioni, settori cruciali per il benessere collettivo, vengono penalizzati in favore di scelte strategiche che appaiono dissonanti con le sfide concrete che il Paese deve affrontare.
Un punto dolente, sottolineato con forza dalla segretaria, è il mancato intervento sulla legge Fornero, una normativa che ha inasprito le condizioni di accesso alla pensione e che, con la manovra attuale, rischia di compromettere ulteriormente il futuro previdenziale delle nuove generazioni e di chi si appresta al pensionamento.
L’auspicio di un tavolo di confronto per una revisione profonda è rimasto disatteso, acuendo il senso di frustrazione e di ingiustizia.

La CGIL non si limita a chiedere una semplice correzione di bilancio, ma propone un cambio di paradigma.

L’investimento prioritario deve essere rivolto a una politica industriale lungimirante e al potenziamento del settore terziario, motore di innovazione e di creazione di occupazione di qualità.

Il Paese è afflitto da una crescente precarietà del lavoro, testimoniata dall’aumento delle ore di cassa integrazione e dalla persistenza di crisi settoriali.
È urgente ricostruire un tessuto produttivo solido e inclusivo, che garantisca opportunità e dignità per tutti.

Inoltre, è imprescindibile affrontare le grandi transizioni in atto a livello nazionale ed europeo – la transizione digitale e quella ecologica – con un approccio strategico e sostenibile.
Queste sfide richiedono ingenti risorse, ma soprattutto una chiara visione di quali siano gli obiettivi da perseguire e come raggiungerli, evitando scelte affrettate e soluzioni parziali che rischiano di compromettere il futuro.
La revisione della manovra finanziaria rappresenta, quindi, un’opportunità irrinunciabile per tracciare una nuova rotta, orientata al benessere dei cittadini e alla costruzione di un Paese più giusto e prospero.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap